Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 28/12/2014, a pag.12, con il titolo " Rispunta Al Qaeda. Appello ai lupi solitari 'colpite i voli di linea' ",di Francesca Paci.
Francesca Paci
Dopo mesi di protagonismo dello Stato Islamico torna in campo al Qaeda, la «casa madre» del jihad da cui gli scissionisti di al Baghdadi si sono allontanati nel nome del Califfato da realizzare hic et nunc (qui, in Siria, e ora). «I leoni di Allah che sono in tutto il mondo, e che qualcuno chiama lupi solitari, sono il peggior incubo dell'Occidente», tuona Aqap (al Qaeda nella Penisola Araba) dall'homepage dell'ultimo numero del magazine jihadista Inspire (una pubblicazione online in inglese). Il messaggio apologetico, scoperto dal sito di intelligence Site nello stesso giorno in cui Zakariya Ahmed Ismail Hersi, uno dei leader del gruppo islamista somalo al-Shabaab, si è arreso alla polizia (su di lui pendeva una taglia di 3 milioni di dollari), contiene un manuale aggiornato per la costruzione di una bomba «portatile» e un'esplicita chiamata alle armi: attaccare gli aerei delle compagnie europee e statunitensi nonché una lista di businessmen americani che le frequentano. Se l'obiettivo non è nuovo, e rimanda a quell'11 settembre 2001 riconosciuto come il maggior successo mediatico e militare del network di Bin Laden, nuovissima è invece la lista -nero su bianco - degli obiettivi.
L'appello elenca le compagnie aeree American Airlines United, Continental Airlines, Delta, British Airways, Easyjet, Air France e aggiunge qualche «nome target», uomini illustri della «cupola economica» a stelle e strisce come l'ex presidente dalla Fed Ben Bernanke o il patron della Microsoft Bill Gates, bersagli mobili da colpire a meno che non ritirino tutti i loro soldi dalle banche Usa (ree di sostenere Israele e lavorare all'umiliazione dei musulmani).
La «rivendicazione identitaria» di al Qaeda ha una tempistica che non sfugge agli analisti. Al tentativo di arruolare «i lupi solitari» valorizzati dallo Stato Islamico, corrisponde infatti la sconfessione severa dei tagliagole di al Baghdadi fatta a settembre dal portavoce di al Qaeda Abu Dujana al Basha, un audio nel quale il fedelissimo di al Zawahiri rivendicava la paternità «assoluta» del modello Califfato e metteva in guardia dalle imitazioni. Cosa è cambiato nel frattempo? Tanto per cominciare lo Stato Islamico, come lo stalinismo rispetto al trotzkismo, propone un'istituzionalizzazione della rivoluzione più «digeribile» dalle masse dell'idea di rivoluzione permanente. Secondo, lo Stato Islamico avanza e, come riferito dal testimone diretto giornalista tedesco Jurgen Todenhofer, rappresenta per l'Occidente una grave minaccia rispetto alla quale i fuochi d'artificio di Bin Laden sono noccioline. Nel mercato della guerra santa domina il liberismo sfrenato e la regola vuole che si rilanci in efferatezza: al Qaeda cita «i martiri» dello Stato Islamico, tipo il killer-kamikaze di Sidney, ma riparte dagli aerei, l'emblema dello scacco matto di Bin Laden in barba al mondo convinto all'epoca del declino del jihad.
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