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L'ipocrisia domina i TG natalizi italiani Tutti i telegiornali andati in onda il 25 dicembre, hanno citato con grande enfasi il discorso di Abu Mazen durante la messa a Betlemme. L’Abu Mazen del “ nemmeno un ebreo dovrà vivere in Palestina”, l’Abu Mazen delle fughe dei cristiani da Betlemme dove, dal 90% del periodo in cui la cittadina era israeliana, sono calati al 7% sotto la dittatura palestinese; l’Abu Mazen che, all’incontro in Vaticano con Papa Francesco e Shimon Peres, si era portato dietro il suo imam di fiducia che durante la preghiera in arabo, nel cuore della Cristianità, aveva invocato Allah per la vittoria islamica sugli infedeli...Papa compreso naturalmente. “Parole importanti”, hanno esclamato i vari inviati dei telegiornali commentando le falsità del giullare palestinese, degno allievo del più grande bugiardo mai esistito al mondo, Arafat. Parole false e bugiarde cui i capi palestinesi sono abituati da sempre, mentire in inglese, dire la verità in arabo, appunto, il falso, bugiardo, impostore Abu Mazen ha detto che “ senza cristiani questo paese...(quale?)...non sarebbe un paese” ha aggiunto che in “quel paese”...quale?...esiste totale uguaglianza tra cristiani e musulmani e....udite udite...ebrei! “ e “lo stesso, ha aggiunto il bugiardo, vale per tutti i paesi arabi!” Quale indicibile chutzpah, ovvero faccia tosta! Riescono a negare l’evidenza con una tale facilità da fare onore alla tradizione islamica del Taqqiyah ( la menzogna-simulazione ammessa e santificata dal Corano) Sono talmente indignata che queste barzellette diffuse dalla RAI e dalle altre reti che non mi fanno più nemmeno sorridere ma la mia indignazione va ai giornalisti italiani e alla loro sfrontatezza nel mandare in onda simili stupidaggini, queste menzogne talmente eclatanti da poter essere smascherate anche da un bambino. Dall’augurio di Netanyahu ai cristiani di Israele ““Here in Israel, religious freedom is a sacred principle,” Netanyahu stated. “Israel’s Christians enjoy the full blessing of freedom and democracy. Their equal rights are enshrined in Israeli law.” http://www.breakingisraelnews.com/26412/watch-netanyahu-delivers-christmas-message-calls-prayer-tolerance/#p9URVB06pB96HgrL.99 Pare però che a molti sfugga sempre, per malafede conclamata, questo particolare. Vi do un piccolo e semplice esempio del silenzio che , se rotto, darebbe alle masse cristiane un’idea di cosa sia Israele: ogni anno, prima di Natale, a Gerusalemme, capitale di Israele, vengono distribuiti gratuitamente dal Comune, gli alberi di Natale a tutti i cristiani della città. Perchè il Papa non lo dice nei suoi discorsi sui cristiani del Medio oriente? Queste piccole cose, anche se apparentemente insignificanti, sarebbero un forte messaggio contro la demonizzazione di Israele che molti gruppi cristiani strombazzano, soprattutto in USA . Pensate se lo facessero i palestinesi dell’ANP o di Hamastan! I media planetari darebbero la notizia a titoli cubitali, “Palestinesi regalano alberi di Natale ai loro fratelli cristiani”. Israele lo fa da sempre ma il tutto passa inosservato, peggio, lo si sa ma non lo si dice mai! Deborah Fait |
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