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Libertà di parola: Israele vs mondo islamico 12/12/2014

Egregi Signori David Grossman, Amos Oz, Abraham B.Yehoshua, già da diversi giorni sono in attesa che dal mondo arabo-iraniano si levi un appello, firmato non dico da 800, ma da tre intellettuali, come voi, affinché Hamas tolga dal suo statuto l'obbiettivo di annientare Israele e si predisponga di buon grado ad una trattativa volta a raggiungere una pacifica convivenza nella regione. Ma finora non s'è visto né sentito nulla. Vogliate allora voi, così benvoluti, stimati, autorevoli, sollecitare i vostri colleghi arabi e iraniani affinché promuovano tale appello. A voi non potranno dire di no. Conoscendo l'amore che portate alla causa della pace, sono sicuro che non vi sottrarrete a questo piccolo sacrificio e ci darete la gioia di leggere sui giornali e sentire dalle televisioni del mondo il vostro appello all'appello. Grazie per l'attenzione e auguri.

Michele Rinaldi

Tutti gli israeliani hanno piena libertà nell'esprimere qualsiasi opinione, perché Israele è uno Stato di diritto pienamente democratico che garantisce tutte le libertà individuali.
Nessuno Stato del mondo islamico, al contrario, è come Israele. La libertà di parola e di pensiero in alcuni non è garantita, in molti altri esplicitamente calpestata ogni giorno.

IC redazione 


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