Riprendiamo dal MANIFESTO/STÜRMER di oggi, 11/12/2014, a pag. 7, dall'articolo di Michele Giorgio intitolato "Le mani al collo del ministro", le dichiarazioni del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dell'ex Ministro - attualmente responsabile per la politica estera dell'Unione europea - Federica Mogherini.
Federica Mogherini con il suo idolo Yasser Arafat
Il passato che non passa
Federica Mogherini ha affermato: "Le notizie sull'uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza israeliane sono estremamente preoccupanti: chiedo un'immediata inchiesta indipendente sulla morte del ministro Abu Ein". Con queste parole la ex Ministro degli Esteri ha preso parte alla demonizzazione quotidiana di Israele andata in onda ieri sulle televisioni e oggi sulla carta stampata.
La sua figura politica è ormai del tutto screditata.
Il ruolo che ricopre attualmente in Europa purtroppo ci riserverà altre sorprese negative.
Paolo Gentiloni
Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, invece, ha dichiarato: "confido che il governo israeliano farà piena luce sulla vicenda".
Senza dubbio sarà così, dal momento che Israele è uno Stato di diritto trasparente e democratico, a differenza dell'Anp, una organizzazione mafiosa che predica e esercita la violenza contro Israele e gli ebrei.
La cautela di Paolo Gentiloni è dunque da apprezzare.
Per capire compiutamente la dinamica dei fatti di ieri, vi invitiamo a leggere la cronaca di Maurizio Molinari e il commento di Angela Polacco Lazar alla pagina http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=56366
Per capire che cosa pensa Michele Giorgio delle dichiarazioni dei due politici, pubblichiamo la prima parte dell'articolo - una mistificazione - titolato "Le mani al collo del ministro" apparso sul Manifesto/Stürmer di oggi:
Michele Giorgio
«Confido che il governo israeliano farà piena luce sulla vicenda». Sono le parole pronunciate dal ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni a commento della notizia della morte ieri del ministro palestinese Ziad Abu Ein, poco dopo essere stato aggredito da soldati israeliani. Gentiloni si affida alle indagini delle forze armate dell'occupante e appare più indietro rispetto al resto dell'Europa. «Le notizie sull'uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza israeliane sono estremamente preoccupanti: chiedo un'immediata inchiesta indipendente sulla morte del ministro Abu Ein», ha infatti dichiarato l'alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini.
L'Ue vuole una indagine indipendente, l'Italia non pare. La domanda viene legittima: il ministro Gentiloni avrebbe espresso fiducia in un'inchiesta palestinese se un poliziotto dell'Anp avesse messo le mani al collo di un ministro israeliano? Perché ieri le immagini diffuse dai social network e dalle agenzie di stampa mostrano in modo molto chiaro un agente della guardia di frontiera israeliana che con una mano stringe la gola del ministro poi deceduto.
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