Un grazie veramente di cuore a Ugo Volli per la chiarezza e il coraggio del suo scritto odierno; non è facile parlare di tradimento a proposito di persone note ed ammirate in tutto il mondo. Ma tale è: tradimento. E lo dico anche come ammiratrice della maggior parte delle opere letterarie di questi signori, ma realtà non può essere negata.
Grazie ancora

Anna Maria Rossi

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Desidero esprimere tuta la mia solidarietà ed ammirazione a Volli per un articolo di una lucidità impressionante. Mi piacerebbe se quelle cose fossero diffuse e messe a disposizione, televisione, stampa, anche di un pubblico più vasto in modo che i tanti ciechi potessero aprire gli occhi davanti a verità inconfutabili. Mai più situazioni come quella di Gaza. Israele ha il diritto di vivere in pace e entro confini SICURI.

Lettera firmata 

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Sono assolutamente d'accordo con Deborah Fait, ma ho ancora un piccolissimo dubbio. Se il riconoscimento di uno stato che non esiste servisse a portare un pò di pace e di sicurezza per Israele? Lo so che è un azzardo ed un pericolo ma, ripeto, se servisse ad eliminare per sempre un alibi?
Grazie. Shalom.

Alberto Paci

Il riconoscimento dello "Stato di Palestina" è una proposta politica che ha come unico scopo quello di danneggiare Israele.
Nel 2005 Israele ha preso una difficile decisione: lo sgombero unilaterale della Striscia di Gaza. Gli anni seguenti hanno dimostrato quanto sia stato un errore muoversi alla ricerca della pace con una decisione unilaterale, cioè non negoziata.
Israele sarà in futuro ben attenta a non ripetere l'errore: significherebbe porre le premesse per la distruzione reale dello Stato ebraico.
Se davvero esistesse uno "Stato di Palestina", il West Bank si trasformerebbe in pochi mesi in quello che è Gaza, una centrale di terrorismo e di sopruso. I sondaggi danno Hamas ampiamente vincente in tutti i territori contesi.

IC redazione