Ho letto con molta pena la testimonianza di Morechai Kedar sulla fine che ha fatto il film originale del suo caro amico Tsafir Ronen, col risultato di uscire prodotto completamente stravolto, perpertando colpevolmente la menzogna palestinista e occidentale. Ancora pena e dolore perché tutto questo è stato permesso dall'Autorità israeliana garante per le telecomunicazioni.
Nella mia completa ignoranza sui network televisivi e sugli investimenti necessari, mi domando perché il progetto della televisione satellitare non abbia trovato sufficienti investitori; forse perché il nuovo canale si prefiggeva di trattare la pura e semplice verità e, dunque, bisognava -come è necessario tutt'ora- starne alla larga?
Mi domando, come sia possibile che non vi siano nel mondo occidentale, e così pure in Israele, investitori che vogliano diffondere la verità a mezzo televisivo. Mi sembra perfino impossibile. Perché, alla morte di Tsafir, nessuno ha portato avanti il progetto che, a dimostrazione dello stesso, poteva produrre utili? È possibile avere aggiornamenti in merito agli investitori e al progetto televisivo e in merito alla possibilità di agire in modo che il progetto possa essere riproposto dalla forza trainante e comunicativa del prof. Kedar? Che ruolo trainante potrebbero avere (tempo e disponibilità permettendo, ovviamente) il prof. Volli nella conduzione di un programma quasi giornaliero, alla stregua delle "cartoline" quotidiane di Andrea Barbato e il ruolo di tutti i collaboratori italiani e esteri di IC? Immagino che maglio poderoso sarebbe questo canale diffuso in tutto il mondo e, perché no, se fosse disponibile anche in lingua italiana come canale digitale. Avrebbe moltissimi nemici anche fra i gli stessi network antagonisti, rabbiosi per la demolizione sistematica delle loro menzogne.
Colgo l'occasione per porgere cordiali saluti
Shalom
Federico Bentsik
L'informazione su Israele è nella maggior parte dei casi ipocrita. In altre parole, medesime situazioni che quando coinvolgono altri attori in altre parti del Mondo vengono condannate unanimemente, quando si tratta di Israele vengono proposte con cautela e non ti rado giustificate. Questo succede, per esempio, con il terrorismo palestinese su giornali e televisioni, molto di rado indicato per quello che effettivamente è, cioè una serie di organizzazioni che si pongono l'obiettivo di distruggere Israele e sterminare gli ebrei.
Questo è il link all'articolo di Mordechai Kedar citato nella lettera: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=56312
IC redazione