Premio Igor Man: un nuovo capitolo di una saga ridicola
Questo non è un invito a partecipare
Il ridicolo elenco di premi "Igor Man" - assegnato a tutti, ma proprio a tutti, dall'usciere al direttore - apre un nuovo capitolo volto alla lode di un collaboratore che sarebbe meglio dimenticare.
Igor Man è sempre stato il primo trombettiere negli elogi acritici di Arafat e dei suoi successori, il più feroce demonizzatore di Israele. E' stato stupefacente che le iniziative 'in memoriam' siano iniziate con l'arrivo del direttore Calabresi. Sarà stata una sua scelta oppure è stato mal consigliato da qualcuno ?
Tra l'altro, la sua permanenza al quotidiano torinese pare essere stata dovuta al fatto che il Manzella fosse riuscito a convincere l'avvocato Agnelli del fatto che i suoi articoli avrebbero aperto il mercato arabo-musulmano alle automobili Fiat.
Da lì il passo per diventare un intoccabile.
Ecco la locandina dell'evento e il testo sottostante:
MASSIMO GRAMELLINI, LA SCRITTRICE DONATA CARELLI E FEDERICO MANZELLA, PARLERANNO DI LUI, ATTRAVERSO LE PAGINE DEL ROMANZO “UN BARATTOLO PIENO DI LUCCIOLE”.
A uno dei suoi giornalisti più grandi, La Stampa dedica un evento imperdibile: un incontro in cui Massimo Gramellini intervisterà due ospiti molto speciali: Donata Carelli, autrice del libro “Un barattolo pieno di lucciole” e Federico Manzella, figlio di Igor Man.
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