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Tsafrir Ronen, ucciso due volte Commento di Mordechai Kedar (Traduzione dall’ebraico di Rochel Sylvetsky , versione italiana di Yehudit Weisz) http://www.israelnationalnews.com/Articles/Article.aspx/16095
L’Autorità Israeliana Garante per le Telecomunicazioni ha prodotto il film che Tsafrir Ronen non ha mai potuto finire: è una farsa il cui messaggio ne travisa completamente il pensiero. Tsafrir era un combattente per la Terra d'Israele e del popolo ebraico. Apparteneva alla sinistra laica, diede vita al partito nazionalista laico Forum Nahalal, fu tra i fondatori del Kibbutz Gilgal nella Valle del Giordano e consigliere del Primo Ministro Rabin alle elezioni del 1992. Mma dopo gli accordi di Oslo abbandonò quello schieramento. Tsafrir Ronen desiderava con tutta l'anima produrre quel film, "La maledizione di Adriano", in cui esporre le bugie degli arabi che si definiscono palestinesi, anche perchè non c’è alcun nesso tra loro e la nazione dei Filistei che provenivano dalle isole greche. Ho visto tutto il film e sono scioccato nel profondo dell' anima, perché il film è esattamente il contrario di ciò che voleva Tsafrir. Per tutta la vita aveva ripetuto che la "narrativa palestinese" si basa su menzogne e falsità, imbrogli e pura invenzione, mentre la storia ebraica nella Terra di Israele è solidamente radicata nella documentazione biblica e nelle storie di altre nazioni (Grecia, Roma) e su inattaccabili reperti archeologici. In tempi moderni, il diritto degli ebrei alla Terra di Israele si basa sul Diritto Internazionale a partire dalla Dichiarazione Balfour del 1917 e proseguendo con la Conferenza di San Remo del 1920. Il film, la cui prima parte è andata in onda questa settimana su Canale 1, è un tradimento della memoria di Tsafrir, perché presenta "due narrazioni", quella israeliana e quella palestinese, come se fossero di pari dignità, come due verità, proprio quello che Tsafrir per tutta la vita aveva combattuto. Mi auguro che riusciremo un giorno a vedere questo film e sono sicuro che sarà completamente diverso da quello finanziato dall’Autorità Israeliana Garante per le Telecomunicazioni. Tsafrir aveva lanciato l'idea di creare un canale televisivo satellitare per trasmettere al mondo in inglese, francese e arabo. Tsafrir aveva usato tutta la sua forza per combattere i settori pubblici che hanno assunto la storia della "narrativa palestinese" come uguale e parallela alla "narrativa ebraica", e nei nostri colloqui è stato spesso sul punto di piangere al pensiero di questa deprimente realtà. Aveva detto più e più volte che, se avessimo fatto nostre le menzogne palestinesi dando loro credibilità, avremmo visto presto la fine dello Stato ebraico. I parlamentari europei, uno dopo l’altro, riconoscono uno Stato palestinese, nonostante che nessuno di loro sia in grado di garantire che questo Paese non sarà governato da un'organizzazione terroristica come Hamas. Ecco com’è stata adottata la "narrativa palestinese" e istituito uno stato di terrore sulle colline di Giudea e Samaria, la culla del popolo d'Israele in tempi biblici e il suo ambiente naturale oggi. Lo Stato di Israele alla fine sarà ridotto alla pianura costiera, l'area che è stata conquistata dai Filistei, gli invasori dalle isole greche. È così che la dea della storia ride di coloro che non imparano nulla della propria storia. Tsafrir, mio caro amico, come avevi ragione ! Tu avevi già visto allora ciò che le menti considerate brillanti non hanno ancora visto adesso. Riposa in pace, amico, perché siamo sulla buona strada per una terribile guerra con un’entità terrorista che il mondo sta creando contro di noi - a causa nostra - perché non abbiamo imparato da te ciò che volevi insegnarci. Mordechai Kedar è lettore di arabo e islam all' Università di Bar Ilan a Tel Aviv. Nella stessa università è direttore del Centro Sudi (in formazione) su Medio Oriente e Islam. E' studioso di ideologia, politica e movimenti islamici dei paesi arabi, Siria in particolare, e analista dei media arabi |
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