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Adam Kadmon programma: Rivelazioni 30 novembre 2014 - Italia Uno. Ore 21.10 Titolo: Gaza , una guerra infinita. Voce narrante di Francesco Vignarca Adam Kadmon è uno pseudonimo. Il sito a lui dedicato da ITALIA 1 fornisce diverse informazioni, ne riportiamo un paio, sufficienti per capire la "serietà" della sua trasmissione e della rete che lo ospita. ecco il link al suo sito per chi volesse leggere altre baggianate: http://www.mediaset.it/italia1/articoli/adam-kadmon-rivelazioni_10349.shtml Dal caso ebola alla massoneria, dalla guerra nucelare, ai complotti mediatici: in ogni puntata Kadmon rileggerà alcuni fatti di interesse internazionale con una chiave critica, il più delle volte inedita.
Ecco 10 cose da sapere su Adam Kadmon
1. E' un esperto di teorie esoteriche e dell'occulto. Nel corso della sua attività si è occupato di complotti nella vita sociale e politica italiana e internazionale, cui ha dedicato tre pubblicazioni.
2. La sua identità è un mistero, il suo volto è protetto da una maschera e per lo stesso motivo, come egli stesso afferma, il suo personaggio potrebbe essere interpretato da attori diversi........ . http://www.video.mediaset.it/video/adam_kadmon_revelation/clip/499544/gaza-una-guerra-infinita.html Il programma si apre con I soliti bambini palestinesi, sventolio di bandiere e subito la voce di Francesco Vignarca, coadiutore italiano per il disarmo che dice :”anche il popolo israeliano è vittima della politica del proprio governo.. ..” e già a questo punto si può intuire come proseguirà la trasmissione: gli israeliani vittime non dei propri nemici implacabili ma del proprio governo..... Ma andiamo avanti perchè è interessante scoprire come gli stereotipi e le menzogne della storia riscritta dai palestinesi con i loro compari europei abbia ormai messo profonde radici nell’opinione pubblica occidentale e non credo sia possibile ormai recuperare un piccolo barlume di verità. Segue la breve e taroccata storia della fondazione dello stato di Israele, ci raccontano che gli arabi hanno rifiutato la spartizione perchè le terre loro offerte erano arido deserto mentre quelle destinate agli ebrei erano fertili. Che dire? Bugiardi? Si diciamo bugiardi ma ormai questa è la loro verità antistorica. Naturalmente niente sulle simpatie naziste degli arabi, sul loro rifiuto ad avere uno stato non islamico in MO, nessun cenno al Mufti di Gerusalemme, zio di Arafat, amico e alleato di Hitler e profondamente nazista. La trasmissione, in alcune parti farebbe anche sorridere per la incredibile ignoranza di chi racconta, purtroppo passa la voglia di ridere quando si pensa che questo è ormai un sentire comune. Buona parte delle interviste e delle riprese sono state tratte dallo scandaloso Vimeo di Laura Silvia Battaglia, dal titolo “Sassi fra gli ulivi” del 2010 nella cui presentazione si legge che nel 1948 Israele “autoproclama” la propria fondazione e indipendenza. I voti delle Nazioni Unite cancellati anche quelli. http://vimeo.com/16350316 Francesco Vignarca conclude informando i telespettatori che l’Iron Dome è pagato dagli utenti statunitensi quindi, e si nota una certa severità nel tono di voce: “....gli americani pagano la difesa degli israeliani”. E perbacco, vergognatevi americani a pagare perchè Israele non venga distrutto! Non dice che i poveri palestinesi sono ricoperti d’oro e di armi e missili...no, loro sono le vittime, devono essere le vittime dei perfidi giudei ed ecco il massimo del coinvolgimento emotivo nell’ultima scena dove si vede una bambina palestinese che dice” ..... ho 11 anni... sono una bambina palestinese, vivo a Gaza, non sono una terrorista quindi non uccidetemi” e la propaganda è cotta e mangiata! Nemmeno una parola sul terrore dei bambini di Israele sotto le bombe e i missili palestinesi. Parlano dei missili, certamente e più di una volta perchè vogliono apparire equidistanti ma non si vede nemmeno una ripresa o una fotografia della popolazione di Israele colpita da 4000 razzi in 50 giorni. I missili e le bombe contro la popolazione di Israele restano solo parole asettiche, si vede partire il missile ma niente altro, nessuna immagine di paura, di pianti, di fughe verso i rifugi dei bambini israeliani, del loro terrore, dei pianti disperati, niente di tutto questo, quindi niente penetra nel subconscio emotivo di chi guarda. Deborah Fait |
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