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Il Manifesto Rassegna Stampa
06.12.2014 Una lettera di CGIL,CISL, UIL a Renzi e Gentiloni
Aspettiamo la risposta del governo italiano per capire a chi compete la nostra politica estera

Testata: Il Manifesto
Data: 06 dicembre 2014
Pagina: 8
Autore: Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo
Titolo: «Riconoscere lo stato di Palestina»

Riprendiamo dal MANIFESTO di oggi, 06/12/2014, a pag.8, con il titolo " Riconoscere lo stato di Palestina ", una lettera inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni da Susanna Camusso (CGIL), Annamaria Furlan (CISL), Carmelo Barbagallo (UIL).


da sin. Barbagallo, Camusso, Furlan

Vediamo come, tra uno sciopero generale e l'altro, di stretta competenza sindacale, la trimurti trova anche il tempo di indicare al governo italiano le vie da imboccare in politica estera. Nella lettera non c'è nulla di nuovo, la solita tiritera che tutto quanto accade nel mondo dipende dal conflitto tra Israele e palestinesi. Una cecità che aiuta però a capire l'incapacità sempre più manifesta delle organizzazioni sindacali nello svolgere la loro funzione economico-sociale, arroccati come sono nel non rendersi più conto che se l'Italia è arrivata a questi livelli è anche per causa loro.
Ci auguriamo che il nostro governo tenga nel conto dovuto la "raccomandazione" dei sindacati.

Ecco la lettera, pubblicata con evidenza sul quotidiano comunista.

Guerre, violenze ed ingiustizie si susseguono nella regione del Medio Oriente rendendo impossibile ogni sorta di soluzione e di prospettiva che diano pace, sicurezza, sviluppo alle popolazioni dell'intera regione. La mancata soluzione politica del conflitto tra Israele e Palestina è sicuramente uno dei principali fattori di destabilizzazione dell'intero quadro regionale, oltre che fonte di continui scontri e vittime tra i civili. Il riconoscimento dello Stato di Palestina, al fianco dello Stato d'Israele, nel quadro delle risoluzioni delle Nazioni Unite, è la logica, responsabile e coerente posizione che la comunita internazionale deve assumere per riportare il conflitto nel terreno del diritto internazionale e della soluzione politica, disinnescando ogni possibile ripresa delle azioni di forza sul campo e di rinvii del processo di pace. Per queste ragioni riteniamo che, dopo aver sostenuto il riconoscimento dello Stato di Palestina come osservatore permanente presso l'Assemblea delle Nazioni Unite, il Governo italiano debba dar corso al riconoscimento dello Stato di Palestina, come atto politico di pace, indispensabile per la fine del conflitto e delle violenze, per la sicurezza di entrambe le popolazioni e per la normalizzazione dei rapporti tra tutti gli Stati e tutte le comunità della regione. CGIL CISL UIL chiedono, infine, al Governo italiano di assumere questa importante decisione, come nelle settimane scorse è stato fatto nella Camera dei Comuni del Regno Unito e dal governo di Svezia.
Distinti saluti

CGIL, CISL, UIL Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo

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redazione@ilmanifesto.it

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