Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 04/12/2014, a pag. 18, con il titolo "Raid antisemita, choc a Parigi", la cronaca di Paolo Levi.
Paolo Levi
Una delle numerose manifestazioni contro Israele e gli ebrei che si sono svolte in Francia l'estate scorsa
Arancia meccanica contro una coppia di giovani ebrei a Parigi. Un ragazzo di 21 anni e la sua compagna di 19 sono vittime di una violenta spedizione punitiva, con tanto di stupro, nell’appartamento dei genitori di lui a Créteil, nella banlieue sud della capitale. «È un’aggressione antisemita», ha denunciato il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve, esprimendo «indignazione» per l’accaduto.
I fatti risalgono a lunedì mattina, quando tre uomini incappucciati e armati, fanno irruzione nell’appartamento di Créteil, il Comune dell’hinterland parigino che conta una delle più importanti comunità ebraiche di Francia. Colti di sorpresa, i ragazzi vengono minacciati con una pistola automatica e un fucile da caccia, strattonati, poi legati mani e piedi nel salotto. Nel blitz, i malviventi svaligiano l’appartamento, rubando gioielli, soldi, computer e telefoni cellulari. Ai due ventenni terrorizzati estorcono i codici della carta di credito, poi obbligano la ragazza a stendersi e la violentano. La fuga un’ora e mezzo più tardi, con le due vittime immobilizzate a terra.
Due degli aggressori, di 19 e 20 anni, sono stati fermati il giorno stesso, mentre il terzo complice è stato arrestato ieri (sono tutti e tre indagati per aggressione razzista). Secondo gli inquirenti, si è trattato di un «attacco premeditato». Gli stessi malviventi hanno dichiarato «di conoscere le origini ebraiche della famiglia». «Siete ebrei, avete i soldi», avrebbero gridato al momento del blitz. Pare che uno di loro fosse addirittura vicino di casa del ragazzo aggredito. Secondo l’avvocato della famiglia, Séverine Beanyoun, appena pochi giorni prima, uno di loro «bussò alla porta per chiedere un po’ di zucchero».
La gang antisemita è inoltre sospettata di aver già picchiato un uomo di 70 anni, anche lui ebreo, lo scorso 10 novembre, mentre era a casa sua, sempre a Créteil. Davanti all’ondata di rabbia e proteste, il governo di François Hollande ha ribadito la sua «determinazione nel lottare senza sosta contro ogni forma di razzismo e antisemitismo». Mentre il Crif, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia, denuncia un’«aggressione antisemita selvaggia». Un appello è quindi rivolto all’esecutivo socialista affinché approvi un «piano specifico d’urgenza» per bloccare l’incremento degli atti contro gli ebrei. Secondo i dati del servizio di protezione della comunità ebraica (Spcj) di Francia - che si basa sul numero di denunce presentate in questura - minacce e aggressioni antisemite sono praticamente raddoppiate (+91%) nei primi sette mesi del 2014.
La République non dimentica il drammatico caso del ragazzo di 23 anni, Ilan Halimi, che nel 2006, sempre in banlieue, venne sequestrato, rinchiuso in una cantina e torturato a morte per tre settimane da un gruppo antisemita ribattezzato la «gang dei barbari». Una vicenda che ispirò due film per il cinema. Per la prima volta, nonostante le tensioni in Medio Oriente, la Francia è al primo posto tra i Paesi di emigrazione e ritorno verso Israele.
Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante