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Dall'Onu alla Pro Loco 03/12/2014

Gentile Informazione Corretta,
vorrei segnalare il commento della Sign.ra Fait è incompleto e inesatto. Comunque tendente a dare un idea non corretta della città di Massafra. E' vero che le associazioni di cui parla si sono schierate dalla parte del No e che avrebbero fatto di tutto pur di disturbare l'evento. Ed è probabile che tra queste organizzazioni esistano, purtroppo, frange odiatrici e tendenti ad un comportamento violento. Frange pregiudizialmente ostili ad Israele. Massafra non è condizionata da queste realtà che sono e restano marginali. Dunque non si può ignorare il vero movente del mancato "gemellaggio". Infatti, comunque la si pensi, e a favore di qualunque parte in causa ci si voglia schierare, resta un dato di cui non si può non tenere conto, soprattutto da parte di un Amministrazione Comunale, che resta comunque un corpo dello Stato. Il dato inconfutabile è che Gerusalemme non è riconosciuta come la capitale di Israele da nessuno Stato nazionale al mondo. L'unico Stato che la considera come capitale di Israele è Israele stesso. Altresì nessuna organizzazione internazionale la riconosce come capitale di Israele. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha emanato una Risoluzione apposita riguardo a questa annosa e complessa vicenda. Tant'è che la Risoluzione n° 478 ha dichiarato la legge fondamentale del 1980 "nulla e priva di valore legale, e da ritirarsi immediatamente" perché mirante ad "alterare la natura e lo status di Gerusalemme"; invitato tutti gli stati membri ad accettare questa decisione; e invitando quegli stati membri con delle missioni diplomatiche a Gerusalemme a ritirarle da lì. Questa risoluzione, vincolata dal diritto internazionale, non è opera ne delle frange di cui sopra. Tantomeno della Città di Massafra. E' opera del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, con 14 voti a favore su 15 e l'astensione degli usa. L'Italia, e Massafra con essa, è parte dell'Onu; questo comporta l'impossibilità di ignorare lo status di Gerusalemme, che per l'Onu resta un territorio parzialmente occupato militarmente. Le ragioni dell'occupazione possono essere o meno condivise, ma non si può pensare che un Amministrazione possa sorvolare o ignorare un tale dato di fatto. Incolpare Massafra di questo mancato accordo è semplicemente ingiusto e scorretto sia dal punto di vista giuridico che storico. Massafra sarà ben lieta di formulare accordi o gemellaggi con città di Israele, purché non siano luoghi soggetti a Risoluzioni e purché siano riconosciuti dal diritto internazionale come territorio israeliano. Non penso possano apparire due richieste ingiuste, perché sono l'Abc dei rapporti diplomatici. Massafra non può e non vuole essere un precedente. Domani un altro comune potrebbe riconoscere Donetsk come città Russa e sottoscrivere accordi di cooperazione o gemellaggio con politici russi. Le Risoluzioni dell'Onu vanno rispettate; qualsiasi sia il partner in causa. Mi auguro possano esserci ulteriori occasioni di incontro tra la nostra Città e Israele, sempre nel rispetto reciproco e del diritto internazionale. Per quello che riguarda l'appellativo "mafiosi", ingiurioso e ripetuto, rivolto dalla Sig.ra Fait, vorrei ricordarle che la calunnia e la diffamazione in Italia sono un reato perseguito penalmente. Prima di sentirsi autorizzata a fornire patenti di correttezza e buona fede impari a rispettare le leggi e magari anche la buona educazione, è un primo passo ma fondamentale.

Grazie. Distinti saluti.
Avv. Marino Santacroce. Pro Loco Massafra

Egregio Signor Avvocato Marino Santacroce, lei sarà anche esperto "pro loco", ma se fa uno sforzo ed esce dai confini della sua città, si renderà conto di come le risoluzioni Onu non sono nè Bibbia nè Vangelo, quanto spesso Corano. Berlino non è stata riunificata in seguito a decisioni internazionali, è tornata ad essere capitale della Germania per volere dei tedeschi, che non ne potevano più di vivere in una città divisa. Idem per Gerusalemme, che nel 1967 è diventata una città unita e quindi per decisione dello STATO d'ISRAELE sua capitale, anzi, è RITORNATA ad esserlo. Tutto il resto appartiene all'eterna lotta fra democrazie e dittature, fanatismo e società aperte, ma anche tra cultura e barbarie. Veda lei in quale categoria preferisce stare.
Distinti saluti,

IC Redazione.


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