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La legge su Israele 'Stato del popolo ebraico' 01/12/2014

Egregio prof. Volli,

condivido pienamente quanto da Lei espresso nell'articolo "Nostalgia per Auschwitz" del 25 u.s. Mi ritengo anche un amico del popolo ebraico e d'Israele epperò ho serie riserve sull'iniziativa di legge che definirebbe Israele quale stato del popolo ebraico, per quanto espresso da Fabio Scuto nell'articolo di Repubblica del 27 novembre, riconoscendomi nella posizione del leader laburista Herzog. Purtroppo vedo che, anche in questo caso, Informazione Corretta sposa la posizione della destra, il che mi dispiace. L'affermazione di Stato del popolo ebraico, radicalizzerà ancor più le posizioni oltranziste degli antisemiti. Grato per l'attenzione, voglia gradire i miei migliori saluti.

Gian Paolo Lanteri

"Stato del popolo ebraico" è l'espressione usata dall'Onu nella votazione di 67 anni fa per la divisione del mandato britannico di Palestina. "Jewish national home" è quella della dichiarazione Balfour, ripresa poi dal trattato di San Remo che diede origine al mandato. Nei tribunali italiani si giudica "in nome del popolo italiano", che non coincide con chiunque viva nella Penisola, per esempio non con i Sudtirolesi, ma esprime una precisa identità culturale e storica. Così è per il resto del mondo. Riaffermare l'identità storica di uno Stato non significa affatto opprimere le minoranze. La legge in discussione riafferma i diritti individuali di tutti i cittadini di Israele e insieme precisa il senso storico dello Stato di Israele, come l'hanno inteso le generazioni che l'hanno costruito e come è riaffermato nella Hatikvà.
Herzog ha perso un'ottima occasione per stare zitto. Invece di guardare all'esempio di Ben Gurion e Golda Meir, che hanno sempre riaffermato l'ebraicità di Israele, si è fatto ricattare (con Livni e Lapid) dagli internazionalisti in ritardo e filoarabi di Haaretz e dintorni. Quanto agli antisemiti, le assicuro che non aspettano questa legge per esercitare la loro violenza. Quelli che questa legge delude sono coloro che sperano di avere uno stato arabo Judenrein al di là della linea verde e uno stato che si arabizza progressivamente, magari con l'ingresso di milioni di "profughi" al di qua. Cioè due stati arabi al posto dell'attuale stato ebraico. In altre parole, gli Abbas e i loro amici. Non a caso il dittatore dell'Autorità Palestinese ha appena dichiarato ancora una volta che non riconoscerà mai uno stato ebraico. Il che dovrebbe far riflettere quelli come Herzog sull'impossibilità di ottenere la pace con personaggi come lui, non il tentativo di acquietarli accettando le loro pretese.

Ugo Volli 


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