Gentile. dr. Volli
leggo sempre le Sue cartoline, magari con qualche giorno di ritardo come in questo caso. In particolare. la “storia molto significativa” del 16.11 mi lascia basito per la doppiezza dell’amministrazione attuale USA così ben smascherata dalla vicenda raccontata. Ma il passaggio/esempio sulla Crimea (“occupata illegalmente e con la forza delle armi da Putin”) – sebbene dubito che possa importarLe - trovo che sia appiattito in modo assolutamente acritico sulla linea USA cui si è per forza di equilibri accodata tutta l’UE. Come ha già molte volte riconosciuto anche Lei nelle Sue cartoline, tutte le rivolte nei paesi arabi - poco correttamente chiamate “primavere” – hanno avuto registi oltreoceano ed hanno provocato (e stanno provocando) immani disastri. Il colpo di stato in Ucraina non fa eccezione, dato che il copione è il medesimo, come pure il regista: gli USA, i quali hanno deciso che - a seguito di un colpo di stato effettuato da qualche decina di migliaia di persone, diventato subito legittimo governo supportato da tutto l’Occidente - o la Russia stava muta e rassegnata oppure era cattiva, colpevole, da sanzionare o da attaccare. Ma gli enormi problemi e rischi derivanti da questo risiko cui gli americani si divertono un mondo a giocare sono tutti per l’Europa, perché le sanzioni ci vedono soccombenti sotto l’aspetto economico, ed un eventuale conflitto sarebbe a casa nostra, e non degli USA. La popolazione della Crimea – tramite referendum promosso dal medesimo governo della Crimea - ha deciso per l’autodeterminazione e la successiva riunificazione alla Russia. Non c’è stata nessuna occupazione illegale od uso della forza da parte di Putin: questa citata è la versione americana. Se Lei sostiene questa versione, dovrebbe parimenti essere contrario all’autodeterminazione del Kossovo, gestita con le armi ed in seguito pilotata da USA e NATO fino alla proclamazione di uno stato sovrano. Gli USA (e la UE sempre a rimorchio) sono decenni che attuano la politica del “contenimento” della Russia, dato che gli USA vogliono essere i soli nel mondo a dettare la loro legge, per cui cercano di tenere sempre sotto minaccia il diretto rivale. Prima con la scusa del comunismo, ora perché Putin è imperialista (e senti chi parla!). Dal crollo dell’URSS, gli USA non hanno fatto altro che circondare la Russia di paesi ostili (perché ne furono satelliti), subito inglobati nella NATO, con tante belle basi impiantate sopra e missili puntati contro Mosca. La pulizia etnica dell’est dell’Ucraina che il governo di Kiev sta attuando contro centinaia di migliaia di civili (sulla quale si dice poco e niente), se fosse avvenuta ad esempio in Israele, che reazioni avrebbe provocato? Invece in Ucraina sono gli abitanti di etnia russa, i “cattivi”, ad essere eliminati, ed allora va bene così: e se Mosca prova a difenderli allora diventa “aggressore”, “pericolo”, “imperialista”, con un’inversione semantica dei ruoli che – nella sua falsità – è questa sì degna della peggiore propaganda della vecchia “Pravda”. Ma in ogni caso, ammesso e non concesso che la Russia sia in qualche modo coinvolta nella secessione delle regioni orientali ucraine, Lei certamente ricorda cosa successe quando Krushev mise i missili a Cuba puntati contro gli USA: si sfiorò la terza guerra mondiale e l’URSS li ritirò. Ora, perché la Russia deve sopportare che - senza provocazioni da parte sua - negli ultimi anni siano state impiantate basi NATO con missili puntati verso di lei su tutti i suoi confini? Cosa farebbero gli USA, a ruoli invertiti?
Cordiali saluti
Stefano Cappai - Imola
Risponde Ugo Volli:
Gentile lettore, come lei sa Informazione Corretta si occupa di Medio Oriente e di ebraismo, non di conflitti europei, dunque non dà notizie e non fa analisi sul caso dell'Ucraina, se non incidentalmente. Detto questo, devo dirle molto velocemente che non sono affatto d'accordo sulla sua analisi, che trovo schierata in maniera inaccettabile sulla propganda Russa. Chiuque guardi le cose come stanno ha visto un'invasione russa della Crimea PRIMA del cosiddetto referendum, che si è svolto sutto la tutela delle armi russe. E vede la stessa cosa nel resto dell'Est dell'Ucraina, dove stazionano truppe russe che hanno anche affidato ai ribelli locali armi abbastanza potenti da abbattere un aereo civile di passaggio, con molte decine di vittime innocenti. Senza essere schierato dalla parte di nessuno nella guerra ucraina, mi sembra evidente che vi è una grande potenza imperialista, la Russia, che fa una politica spregiudicata per riconquistare la zona di influenza che aveva perduto, sia in Europa che in Medio Oriente. E' una politica pericolosissima, in primo luogo per l'Europa. Che l'Unione Europea, ma anche l'America di Obama, facciano poco per contrastarla è una dei sintomi della loro decadenza politica
Ugo Volli