Nostalgia per Auschwitz
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Abu Mazen, il "moderato" che incita alla violenza contro gli ebrei
Cari amici,
qualcuno mi ha chiesto come vanno le cose a Gerusalemme, dopo la coraggiosa dissociazione di Abbas dal terrorismo. La mia risposta è che sono grato del generoso interessamento, ma che non è cambiato niente. Certo, negli ultimi giorni, grazie al cielo, non c'è stato nessun attentato eclatante come quello alla sinagoga o la sparatoria che ha ridotto in fin di vita il rabbino Glick, difensore non violento del diritto degli ebrei di pregare al Monte del Tempio. Ma il ciclo del terrorismo non è finito. Ieri sono stati accoltellati due ebrei in Città Vecchia (http://www.factualisrael.com/two-jewish-men-stabbed-old-ci…/), l'altro ieri altri due studenti feriti da un gruppo di arabi sulla strada sopra il Monte degli Ulivi (http://failedmessiah.typepad.com/failed_messiahcom/2014/11/two-yeshiva-students-attacked-on-mount-of-olives-678.html), insomma si va avanti così.
Anche perché non c'è stata nessuna dissociazione di Abbas, è stata una pura finzione diplomatica (http://www.palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=13081). Solo dei poveri illusi (o degli antisemiti in malafede) come i leader europei hanno creduto a questa mossa propagandistica. Forse anche per nascondere un po' la loro responsabilità in questa storia, che non è piccola. Su questo è importante ragionare.
Nelle ultime due o tre settimane, infatti, vi sono state due serie di avvenimenti rilevanti riguardo alla terra di Israele. Uno è stato il ciclo terrorista, con centinaia di attentati, dieci morti e più di cento feriti. Sassi, molotov, fuochi d'artificio sparati in faccia alla gente, sprangate, distruzione di proprietà pubbliche come la metropolitana leggera, accoltellamenti, spari, la strage della sinagoga. Un'altra serie di fatti è quella dei “riconoscimenti della Palestina” da parte di parlamenti e governi europei vari. E' chiaro che sono in relazione. Badate, io non dico che il terrorismo arabo provochi le mozioni parlamentari per solidarietà (anche se...) o che le mozioni parlamentari siano la causa degli assassini arabi (anche se...): ma non stiamo parlando qui di eventi singoli, bensì di serie di fatti, che hanno rapporti più complessi.
Vediamo un esempio. Se io vengo preso una volta a picchiare i bambini e in contemporanea mi danno una benemerenza civica, resta il dubbio: certamente chi ha deciso il premio ha scelto male, ma forse non sapeva e dunque non è responsabile del mio comportamento. E però invece se io continuo a essere preso mentre vado nei giardinetti e sfogo i miei istinti selvaggi prendendo a schiaffi i ragazzini e le istituzioni continuano a premiarmi nonostante i miei arresti, come evitare l'impressione che la città APPROVI i miei comportamenti, che li INCORAGGI? Detto fuor di metafora, forse i senatori irlandesi non sapevano quel che facevano chiedendo la costituzione di uno stato di Palestina nel bel mezzo di un'ondata terrorista; ma quelli inglesi e gli spagnoli che, nonostante la loro esperienza dell'Eta, l'hanno fatto la settimana scorsa, il giorno stesso della strage alla sinagoga, quelli europei e quelli francesi che si accingono a farlo, lanciano un messaggio preciso col loro voto, dicono che un'organizzazione che promuove e approva stragi e assassini merita di essere riconosciuta come stato, anche se non ne ha i requisiti formali, a condizione naturalmente che ammazzi gli ebrei. Insomma APPROVANO e INCORAGGIANO il terrorismo col loro voto. Mai nella storia era accaduta una cosa del genere: liberi e democratici Parlamenti che appoggiano il terrorismo. La sola spiegazione è che si tratti di terrorismo antiebraico, che a Madrid, a Londra, a Stoccolma, fra un po' a Bruxelles e a Parigi ci sia NOSTALGIA PER AUSCHWITZ.
Ce n'è abbastanza per denunciare il parlamento spagnolo, e anche gli altri, per complicità in omicidio, aggravato da turpi motivazioni razziali. Che poi gli spagnoli abbiano deciso quasi contemporaneamente di accordare la cittadinanza spagnola a tutti gli ebrei sefarditi discendenti da coloro che furono espulsi nel 1492 (http://www.lastampa.it/2014/11/21/esteri/la-spagna-concede-la-nazionalit-ai-discendenti-degli-ebrei-sefarditi-oKnMFpSAOsj2YzMUq9QMYM/pagina.html, per quel che ne so io è il terzo annuncio in due anni, cui non è mai seguita alcune azione pratica) è una ridicola burletta, del genere macabro che si celebra spesso nella giornata della memoria: tutti chiedono scusa agli ebrei morti, ma intanto danno una mano ad ammazzare gli ebrei vivi. Chissà se fra qualche anno qualche paese europeo offrirà la cittadinanza ai discendenti degli israeliani ammazzati con la sua complicità...
Già, dite voi, ma Abbas si è dissociato... sono solo “lupi solitari”... be' non è vero. E' stata una farsa. All'interno si è affrettato a dichiarare che aveva parlato solo costretto dalla pressione internazionale e solo per ragioni diplomatiche. Guardate qui le dichiarazioni: http://www.palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=13081. Guardate qui come tutti i politici della varie fazioni palestinesi approvano le stragi: http://tsahal.fr/2014/11/24/dites-non-au-terrorisme/. Qui come un singolo coraggioso imam contrario alla strage è stato attaccato e “punito”: http://www.jewishpress.com/news/breaking-news/iman-attacked-by-fellow-muslims-after-condemning-har-nof-massacre/2014/11/23/. Qui il coinvolgimento dell'UNRWA: http://www.algemeiner.com/2014/11/24/no-let-up-more-unrwa-employees-including-school-principals-laud-jerusalem-synagogue-slaughter/. E già che ci siete, guardate quest'inno al genocidio degli ebrei che circola liberamente nei territori occupati dall'Autorità Palestinese, anche perché è il frutto della creatività nazista degli squadristi del partito di Abbas, Al Fatah. Ve lo raccomando caldamente, è un'esperienza istruttiva, vi prego, guardate, sentite la musica, leggete le parole: http://elderofziyon.blogspot.it/2014/11/new-fatah-song-encourages-murdering.html
E naturalmente alle intenzioni succedono subito i fatti. Non solo il terrorismo giorno per giorno, ma la sua organizzazione logistica. L'altro giorno la polizia ha scoperto un grosso carico di armi proveniente dalla Cina e diretto a Gerusalemme est: fuochi d'artificio, che è di moda sparare direttemente addosso agli ebrei e ai poliziotti, coltelli, pistole elettriche. Il tutto nascosto in container di decorazioni natalizie (http://www.jpost.com/Israel-News/Police-Massive-weapons-cache-uncovered-among-Christmas-decorations-382393). Fino a qualche tempo fa le armi venivano contrabbandate a Gaza, adesso si incomincia a farlo (per ora solo con quelle a bassa intensità) anche a Gerusalemme.
Questa storia poi dei “lupi solitari” è una sciocchezza immensa. Era un “lupo solitario” quel Merah che quattro anni fa uccise i bambini della scuola ebraica di Tolosa? O quel Mehdi Nemmouche che il 24 maggio scorso ammazzò tre persone al museo ebraico di Bruxelles? Sì, per quel che se ne sa spararono da soli, ma avevano complici, erano appoggiati da un ambiente, erano stati addestrati dagli islamisti. E così per chi ha sparato addosso a Glick, per i due cugini che hanno fatto la strage alla sinagoga, per gli altri che rapirono l'estate scorsa i tre studenti israeliani e li ammazzarono subito dopo... avevano tutti famiglia, addestramento, armi, erano incoraggiati dal loro ambiente, sono diventati eroi del quartiere. Lupi erano, o forse piuttosto sciacalli. Ma solitari niente affatto. Risentitevi il video che vi ho consigliato prima (http://elderofziyon.blogspot.it/2014/11/new-fatah-song-encourages-murdering.html) e vedrete che non possono certo soffrire di solitudine, che sono il frutto di un incitamento sistematico, ossessivo, continuo da parte dell'autorità palestinese e degli islamisti. Per uno smontaggio più analitico di questo mito dei lupi solitari, che fa il paio con la sciocchezza piramidale della “banalità del male” di Hannah Arendt, vi consiglio questo articolo: http://www.israelnationalnews.com/Articles/Article.aspx/16037.
Ecco quel che succede a Gerusalemme: tutto continua come nell'ultimo mese. Male, certamente, perché Israele è sotto attacco. Ma non malissimo, perché Israele si difende e non si lascia ricattare. Anche questa ondata terroristica sarà isolata e sconfitta, come tutte le altre che si sono succedute. Specialmente se l'Europa non seguirà la demagogia pacifinta e antisemita dei vari parlamenti nostalgici di Auschwitz, ma il buon senso della Merkel, che ha capito come qualunque progetto politico per il Medio Oriente non possa passare per il premio al terrorismo: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4594619,00.html.
Ugo Volli