|
|
||
Israele può prevalere: ecco come Analisi di Mordechai Kedar (Traduzione dall'ebraico di Rochel Sylvetsky, versione italiana di Yehudit Weisz)
Israele può affrontare e superare l’attuale ondata di violenza, perchè è solo un altro capitolo della lotta contro l’odio arabo e islamico. Ma per riuscirci, dove adottare misure concrete. Il problema In questi giorni difficili di crescente terrore, la domanda più urgente è che cosa possiamo fare per fronteggiare al meglio la crescente violenza, sapendo che dietro le quinte ci sono alcuni attori che stanno facendo di tutto perché la situazione esploda. In testa al gruppo c’è Hamas, il cui obiettivo è diventare il leader indiscusso degli arabi palestinesi a scapito dell’Anp. In aggiunta, ricordare a Sisi con chi deve confrontarsi. Il Qatar costruisce il proprio ruolo nel mondo arabo e in Occidente, versando benzina sul fuoco, esattamente come fa con lo Stato Islamico. Ipocritamente, nel solito modo, finanzia lo Stato Islamico, mentre come membro della coalizione occidentale esprime sostegno per coloro che lo combattono. Dietro le quinte del terrore crescente a cui Israele si trova di fronte, c’è lo Stato Islamico, modello della battaglia vincente contro i nemici dell’Islam: massacrarli, agire con estrema violenza e usare tecniche che diano l’impressione di una Jihad che si muove rapidamente verso la vittoria. Non a caso, gli assassini che sono entrati nella sinagoga di Gerusalemme, hanno portato mannaie da macellaio e non armi tradizionali. Israele deve dichiarare nel modo più chiaro possibile che Gerusalemme non è oggetto di negoziato con nessuno. Non è mai stata la capitale di alcuna entità del mondo arabo o islamico e non è mai stata governata da alcun re arabo, sultano, emiro o califfo, per cui non c’è nessuna ragione storica o legale che sia la capitale di un altro Stato, se non di uno solo: Israele. Israele deve ricordare al mondo intero che Giudea, Samaria e Gerusalemme Est, sono state occupate dalla Giordania per 19 anni, dal maggio 1948 al giugno 1967. Se il mondo arabo lo avesse ritenuto giusto e necessario, avrebbe potuto creare uno Stato palestinese con Gerusalemme come capitale, senza che nessuno al mondo lo potesse contestare. Gli arabi si sono astenuti dal farlo nei 7000 giorni in cui la Giordania aveva il controllo dell’area, per cui non hanno alcuna ragione di chiedere a Israele di comportarsi come loro stessi non hanno mai fatto. Israele deve chiudere immediatamente tutte le istituzioni dell’Autorità Palestinese a Gerusalemme Est e qualsiasi ente governativo che non appartenga allo Stato ebraico Israele deve chiudere immediatamente tutte le stazioni TV di Hamas che trasmettono in Giudea e Samaria. Gli israeliani devono capire che i loro vicini non li vogliono in Medio Oriente, e che Tel Aviv e Ramat Hasharon sono visti come “insediamenti”, proprio come lo sono Eli, Shilo e Neve Daniel. L'intera industria della Pace è solo la spuma delle onde delle acque tempestose del Medio Oriente. Questa schiuma ci ha reso talmente ciechi che non abbiamo colto la realtà della situazione, che è riuscita persino a neutralizzare la volontà di alcuni di noi di lottare per la nostra Terra e per la libertà, ma non ha avuto alcun effetto sui nostri vicini. Il sistema giuridico israeliano deve tener presente che stiamo lottando per la nostra sopravvivenza. Non possiamo andare d’accordo con i nemici dello Stato come se fossero meritevoli della clemenza delle nostre leggi, che non sono state emanate per rendere lo Stato vulnerabile, anzi, deve poggiare le sue fondamenta sulla legge e sull’ordine, per poter continuare a funzionare anche nei momenti difficili. Il popolo d'Israele deve aver fiducia in Dio e in se stesso, deve essere pronto a lottare per la propria esistenza. Una lotta infinitamente più importante di ciò su cui la Knesset e i media stanno discutendo o di qualsiasi lotta politica interna. Mordechai Kedar è lettore di arabo e islam all' Università di Bar Ilan a Tel Aviv. Nella stessa università è direttore del Centro Sudi (in formazione) su Medio Oriente e Islam. E' studioso di ideologia, politica e movimenti islamici dei paesi arabi, Siria in particolare, e analista dei media arabi |
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |