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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
22.11.2014 Israele discute su una legge, ma l'articolo non ne rivela il contenuto
Davide Frattini poteva scrivere un pezzo più completo

Testata: Corriere della Sera
Data: 22 novembre 2014
Pagina: 15
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Israele litiga sulla legge 'anti arabi'»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 22/11/2014, a pag.15, con il titolo " Israele litiga sulla legge 'anti arabi' " il pezzo di Davide Frattini.
Peccato che Frattini non abbia raccontato il contenuto di questa proposta di legge definita nel titolo 'anti arabi'. Cita Ruth Gavison, insigne giurista israeliana, ma il lettore non conosce di che cosa si sta discutendo. Non era disponbile uno spazio maggiore ?


Davide Frattini                   Ruth Gavison

Ecco l'articolo:

Il 99,9 per cento «degli arabi  israeliani è fedele al Paese», calcola Naftali Bennett. «La discriminazione contro di loro è inaccettabile», ammonisce Benjamin Netanyahu. Il premier e il suo ministro più oltranzista hanno dovuto rimproverare ll sindaco di Ashkelon, città sulla costa verso sud e la Striscia di Gaza, perché ha impedito ai muratori arabi di venire a lavorare nei cantieri che costruiscono rifugi negli asili contro i razzi sparati da Hamas. «Dopo gli attentati a Gerusalemme, i genitori hanno paura, non avrebbero mandato i bambini a scuola», spiega.
Netanyahu e Bennett redarguiscono la decisione razzista del sindaco, eppure domani alla riunione di governo sosterranno e voteranno una norma che l'opposizione di sinistra (assieme ai ministri moderati nella coalizione) considera ben più discriminante della messa al bando imposta ad Ashkelon. Quella che è chiamata «legge della nazionalità» sancisce il carattere ebraico dello Stato israeliano (e questo punto non è contestato) ma non garantisce — accusano i critici — l'uguaglianza al 20%  di cittadini arabi. «il documento ignora l'esistenza di una comunità con la sua lingua, la sua cultura e i suoi diritti — scrive il quotidiano Haaretz in un editoriale —. Invece di cercare di ridurre la discriminazione Netanyahu le sta dando la forza di una legge».
La costituzionalista Ruth Gavison sostiene che il provvedimento guasti l'equilibrio cercato dai padri fondatori: il testo voluto da David Ben Gurion nel 1948 dichiara l'indipendenza ebraica e i diritti degli ebrei con l'impegno di integrare gli arabi (a differenza dei • palestinesi che vivono in Cisgiordania o a Gerusalemme Est, sono cittadini a tutti gli effetti e votano per il parlamento). Come fa notare Nahum Bamea, prima firma del quotidiano Yedioth Ahronoth, la norma viene approvata nel mezzo di un'ondata di attacchi palestinesi: la violenza produce paura e la paura produce razzismo.

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