La rassegna della vergogna
Commento di Deborah Fait
Il Parlamento spagnolo riconosce lo stato di Palestina
Amici miei,
questa non sarà una rassegna stampa ma una rassegna della vergogna. Il guaio è che non so da dove incominciare. Bene, incominciamo con la notizia più nauseante uscita in concomitanza con il massacro nella sinagoga di Gerusalemme: anche la Spagna, proprio ieri, ha riconosciuto la palestina e qui serve il minuscolo. E’ il terzo paese europeo che si copre di vergogna riconoscendo di fatto un gruppo di terroristi che si arrogano il diritto di essere padroni di un paese che non c’è. Tanto valeva chiamarla Paperopoli, avrebbe avuto più senso. La Spagna è stata preceduta da Svezia e Inghilterra. Seguiranno a ruota Francia, Italia, Belgio e Finlandia che hanno già riconosciuto la palestina col voto delle Nazioni Unite nel 2012.
Forza terroristi, ammazzando ebrei vedete che state ottenendo tutto quello che volete, senza dare niente in cambio se non sangue. Viva la Spagna! Per 1000 anni si è tenuto un paese della Castiglia dal nome Matajudios, Ammazzaebrei... E’ di giorni fa il fattaccio del sindaco Mariola Vargas di Collado Villalba che ha chiesto scusa alla Federazione delle Comunità Ebraiche in Spagna. Nel corso di una conferenza stampa in cui aveva negato le accuse di possedere conti bancari esteri, aveva chiesto agli ascoltatori di crederle perché "io non sono un cagna ebrea."
Viva la Spagna dunque, grande paese d’Europa. Evviva anche l’Europa il cui Alto Commissario per gli esteri, Federica Mogherini, ha dichiarato dopo l’attentato di ieri: " La mancanza di progressi verso una soluzione a due stati sistematicamente genererà altra violenza". Nessuna condanna, niente, zero. Scusate se ho la nausea.
Khalid Chaouki
A questo giochetto del dare un colpo al cerchio e uno alla botte si aggiunge un altro personaggio politico, infinitamente meno importante della Mogherini ma che mi provoca comunque il mal di pancia. Sto parlando di Khalid Chaouki, il deputato del pd, sempre presente, colla sua saccenza, in tutti i talk show. Chaouki ha detto, e mi vergogno di ripetere le sue parole: ”Da persona impegnata per una soluzione di pace e giustizia in Medio Oriente voglio esprimere il mio profondo dolore per il grave attentato contro i fedeli nella Sinagoga di Gerusalemme. Dobbiamo condannare tutte le violenze senza se e senza ma! Quando smetteremo di vedere scorrere il sangue in Terra Santa?”
Lui, dunque, molto impegnato, e che fa per essere impegnato? Per una pace in Medio oriente condanna tutte le violenze, non quelle arabe, non quelle di chi ammazza innocenti, tutte, cioè comprende anche, senza mai nominarlo, Israele. Quali sono le violenze di Israele, Chaouki?
A Rete4, poi, ieri sera alle 22,30, al TGcom24, Gabriele Barbati interviene si direbbe da Gerusalemme, sciorina tutte le responsabilità di Israele, chi lo sente non può fare a meno di trarre le conclusioni che Israele se l’è andata a cercare. E dietro di lui, come su Canale 5, la stessa immagine della cupola dorata della moschea. Una scelta miserabile, che rivela ignoranza se in buona fede, mascalzonaggine se scelta apposta.
Zidan Saif
Voglio concludere, amici, ricordando Zidan Saif, agente di polizia israeliano, di etnia drusa, originario del villaggio druso di Yanuh-Jat (Galilea). E’ la quinta vittima (io, a differenza dei tg che continuano a dire sette, parlo sempre e solo di 5 vittime, gli altri due morti terroristi, non li considero come esseri umani) della barbarie palestinista di ieri, le sue ferite erano troppo gravi e non ce l’ha fatta. E’ stato il primo soccorritore colpito dalle belve dopo i rabbini. Aveva 30 anni, lascia la moglie e una bambina bellissima di 4 mesi. La comunità drusa ha dato molti eroi a Israele, soldati, poliziotti valorosi che hanno servito la Patria con onore e che hanno dato la loro vita per essa. Riposa in pace Zidan, che la terra ti sia lieve.
Deborah Fait – Gerusalemme capitale di Israele unica e indivisibile