Riprendiamo dall'ANSA di oggi, 18/11/2014 la notizia "Gerusalemme, attacco a Sinagoga: 4 morti".
Da apprezzare il commento dell'ufficio israeliano dell'ANSA. Di nostro aggiungiamo come il plauso di Hamas provenga da un governo di coalizione con l'Anp di Abu Mazen. Il quale ha poi condannato l'attentato, giustificandolo con tutte le tiritere sugli insediamenti e sul palestinese trovato impiccato a Gerusalemme est, dove se uno decide di porre fine alla propria vita, la prima cosa che viene in mente è accusare Israele. Ignobile.
I soccorsi immediatamente dopo l'attentato di questa mattina
Due uomini sono entrati in una sinagoga a Gerusalemme ed hanno aperto il fuoco. I fedeli ebrei uccisi sono quattro. Lo ha detto il portavoce delle polizia Micky Rosenfeld, che parla anche di cinque feriti. Alcuni dei fedeli ebrei feriti nell'attacco alla sinagoga sono in gravissime condizioni.
Non è chiaro ancora se l'aggressione, messa in atto da due uomini, sia avvenuta con armi da fuoco oppure con asce e coltelli. Secondo il portavoce militare, testimoni sul posto parlano di ''scena terrificante''. I due autori dell'attacco ai fedeli ebrei nella sinagoga nei sobborghi di Har Nof a Gerusalemme son stati uccisi. Lo dice la polizia. Gli autori dell'attentato sarebbero di Jabel Mukaber, quartiere arabo di Gerusalemme est. Lo dicono i media in base alle prime investigazioni.
Sono in corso incidenti nel quartiere di Jabel Mukaber, a Gerusalemme est, dove le forze di sicurezza israeliane hanno perquisito le case dei due autori dell'attacco alla sinagoga dove sono stati uccisi quattro israeliani. Ci sarebbero, secondo i media, alcuni contusi. I media hanno fatto anche i nomi dei due che sarebbero cugini tra loro, si tratta di Uday e Rassan Abu Jamal, entrambi del quartiere di Jabel Mukaber, a Gerusalemme est.
Hamas si è felicitato per l'attentato. Secondo il portavoce Mushir al-Masri "si è trattato di una vendetta eroica e rapida per l'esecuzione di Yusuf al-Rumani", un conducente di autobus palestinese trovato ieri morto a Gerusalemme. L'uomo, secondo le autorità israeliane, si è suicidato. Ma la famiglia ritiene che sia stato ucciso da ultrà ebrei. "E' nostro diritto - ha proseguito al-Masri, da Gaza - vendicare il sangue dei nostri martiri". Al-Masri ha aggiunto che l'attentato odierno è da collegarsi anche alle recenti tensioni nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Un messaggio di tono analogo è giunto anche dalla Jihad islamica.
Nel frattempo sul web il braccio armato di Hamas ha pubblicato un filmato in cui minaccia in arabo e in ebraico una serie di attentati nella città di Israele. Fra l'altro preannuncia che passanti saranno investiti da automobili guidate da palestinesi o anche pugnalati per strada. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu accusa il presidente palestinese Abu Mazen e Hamas di essere responsabili dell'attacco nella sinagoga di Gerusalemme ''che e' stato una conseguenza diretta del loro incitamento... un incitamento che la comunità internazionale ha irresponsabilmente ignorato''.
Netanyahu ha convocato na consultazione urgente con i responsabili alla sicurezza. ''Reagiremo duramente - si legge in un comunicato - alla crudele uccisione di ebrei che si erano recati a pregare, da parte di biechi assassini''. Il segretario di stato Usa John Kerry ha condannato in una telefonata al primo ministro Benyamin Netanyahu l'attacco alla sinagoga di Gerusalemme porgendo le condoglianze per le vittime. Lo riferisce la portavoce Jan Psaki. Un attentato - ha detto, secondo i media- che ''non ha posto nel comportamento umano''.
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