Pubblichiamo la mail di una lettrice dopo che Bibi Netanyahu ha deciso di mantenere lo status quo del monte del Tempio:
Carissimo,
io so che il coraggio non Le manca che Lei non è un vigliacco, so che chi ci guida non può avere reazioni e decisioni emotive e so benissimo che ci sono mille variabili di cui tenere conto, ma davvero la Sua decisione di impedire di fatto ai Suoi fratelli e le Sue sorelle ebree di pregare nel posto più sacro per l'Ebraismo è davvero impossibile da accettare. Vorrei sentirLa dire a tutti coloro che ci dicono di cedere di andare a quel paese; dire al papa di dare il Vaticano ai musulmani se vuole, all'ONU che il loro verminaio non ci interessa più, ad Obama che il vigliacco è lui... Lo so, non servirebbe, lo so, il tempio al momento rimane così, lo so Carissimo, Lei ha ragione.
Volevo solo dirLe che pur mantenendo in Lei tutta la stima e fiducia che mi sono possibili, Le scrivo questa mia con le lacrime agli occhi, perché Lei, pur con tutte le logiche ragioni del mondo, oggi mi ha ferita e con me ha ferito tutti gli ebrei sionisti di ieri e di oggi e quindi so che Lei ha ferito anche sè stesso.
Am Israel Hai
Rachele Levi - Italia, ma nel cuore sempre e solamente in Israele.
Comprendiamo i suoi sentimenti e li condividiamo, ma capiamo anche quanto sia difficile per Netanyahu tenere in piedi una coalizione di governo e garantire l'ordine pubblico in paese che ha una minoranza araba come quella palestinese. Israele è l'unico paese in M.O. che riesce a mantenere intatta la propria democrazia, malgrado Usa, Ue e Stati vari stiano facendo di tutto per impedirglielo. Esprimiamo sempre le nostre opinioni, ma diamogli una mano, è un leader coraggioso.
IC redazione