lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
04.11.2014 Due popoli due Stati: sempre più lontani
Commento di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 04 novembre 2014
Pagina: 2
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Insediamenti e rivolta araba: Israele e palestinesi al bivio»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 04/11/2014, a pag. 2, con il titolo "Insediamenti e rivolta araba: Israele e palestinesi al bivio", il commento di Maurizio Molinari.


Maurizio Molinari


Missili dell'arsenale di Hezbollah

Assenza di negoziati di pace fra Israele e palestinesi, rivolta araba a bassa intensità a Gerusalemme Est e tregua precaria a Gaza fanno del Medio Oriente un dossier ad alto rischio. E tutti i protagonisti si allontanano dalla soluzione dei due Stati: a Ramallah Abu Mazen persegue il riconoscimento della sovranità con una risoluzione Onu e non più grazie ai negoziati bilaterali come previsto da Oslo; a Gerusalemme Benjamin Netanyahu autorizza nuove costruzioni oltre la linea verde del giugno 1967 sospinto dal 74% dei cittadini che non credono più a Oslo; a Gaza la leadership di Hamas è convinta di aver vinto il conflitto estivo contro Israele e si sente più forte di Abu Mazen non rinunciando alla lotta armata. È uno scenario di disgregazione aggravato dalla diffusa sfiducia nei confronti di Washington e da quanto avviene ai confini della regione: Hezbollah ha 100 mila missili, Isis minaccia la Giordania, Al-Nusra si impone sul Golan siriano e nel Sinai i salafiti spadroneggiano.

Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT