domenica 20 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
03.11.2014 Tunisi, aggressione antisemita a Bernard-Henry Lévy: 'vampiro sionista!'
Cronaca di Stefano Montefiori

Testata: Corriere della Sera
Data: 03 novembre 2014
Pagina: 27
Autore: Stefano Montefiori
Titolo: «Insulti a Tunisi per Bernard-Henri Lévy»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 03/11/2014, a pag. 27, con il titolo "Insulti a Tunisi per Bernard-Henri Lévy", la cronaca di Stefano Montefiori.


Stefano Montefiori  Bernard-Henri Lévy

«No agli interessi sionisti in Tunisia». Così è stato accolto il filosofo francese Bernard-Henri Lévy, la sera di venerdì, all’aeroporto di Tunisi, da qualche decina di militanti islamisti che hanno pronunciato insulti antisemiti. Lévy era andato nel Paese nordafricano per incontrare in un albergo alcuni esponenti politici libici e favorire il dialogo di riconciliazione nazionale in Libia. Nel 2011 Lévy si era impegnato personalmente in favore della ribellione contro Gheddafi, contribuendo a dare il via alla missione internazionale finita con la caduta del dittatore. Nel caos che ne è seguito Lévy ha continuato a interessarsi alle vicende libiche, e a Tunisi ha voluto incontrare «amici venuti apposta da Tripoli, Bengasi, Djebel Nefousa, Misrata, Zaouia». Il messaggio diffuso dagli ambienti tunisini invece è stato tutt’altro: i manifestanti erano convinti che Lévy dovesse segretamente incontrare il libico Abdel Hakim Belhadj e il tunisino Rached Ghannouchi, «ovvero, se posso permettermi — dice Bernard-Henri Lévy —, quel che di meno frequentabile esiste sulla scena politica libica da un lato e tunisina dall’altro. È una follia, credevano che volessi interferire nella giovane democrazia tunisina sulla base di voci infondate». Il complottismo si è scatenato e «Bhl» è diventato negli insulti degli islamisti «agente sionista» fino a «vampiro che si nutre di sangue arabo». «Mi hanno dipinto come l’incarnazione degli oscuri disegni delle potenze straniere. È triste vedere dei pazzi sporcare quel che i democratici tunisini stanno costruendo con tanta fatica», commenta Lévy.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT