INTERNAZIONALE del 31 ottobre - 6 novembre 2014 presenta, alle pag. 42-50, quattro "opinioni" sull'antisemitismo oggi. Riprendiamo titoli e catenacci degli articoli, per mostrare l'impostazione di Internazionale. Una impostazione colma di pregiudizi contro Israele.
E poi Internazionale si chiede come mai è in aumento l'antisemitismo, dopo anni che diffonde odio su Israele, un giornale a senso unico, confermato dal fatto che la firma israeliana di riferimento, per Internazionale, è Amira Hass, l'editorialista di Haaretz che in ogni pezzo dispensa odio nei confronti del proprio Paese, Israele.
Internazionale pubblica in genere articoli presi dai media stranieri, qualche volta ne infila anche uno equilibrato, come questa volta quello di Deborah Lipstadt (forse non sanno chi è...) ma la sua linea è tutta nella presentazione del primo articolo: se aumenta l'antisemitismo la colpa è di Israele. E nel quarto, lascia pensare che bisogna distinguere fra ebrei e israeliani. Perchè ? Forse che essere anti-Israele va bene ?
1) Jim Yardley (The New York Times - Usa), "Se torna l'antisemitismo"
In Europa l'ostilità e le aggressioni contro gli ebrei sono in aumento. Alla base ci sono pregiudizi antichi, che oggi trovano un pretesto nella politica israeliana in Palestina e si alimentano con il risentimento dei giovani immigrati musulmani.
2) Deborah E. Lipstadt (The New York Times - Usa)
Oggi la situazione non è certo paragonabile a quella degli anni trenta. Ma i motivi di allarme non mancano.
3) Ian Buruma (The Dayly Star - Libano)
Perché oggi Israele ha amici soprattutto a destra? E quand'è che dalle critiche legittime si passa all'antisemitismo?
4) Ulrich Beck (Süddeutsche Zeitung - Germania)
Il nuovo antisemitismo è il risultato dell'incapacità di distinguere tra ebrei e israeliani.
La copertina di Internazionale Amira Hass
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