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La Repubblica - Il Sole 24 Ore - Il Fatto Quotidiano - Il Messaggero Rassegna Stampa
31.10.2014 Israele: Menzogne e disinformazione su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero
La colpevolizzazione quotidiana

Testata:La Repubblica - Il Sole 24 Ore - Il Fatto Quotidiano - Il Messaggero
Autore: la redazione
Titolo: «Israele:Menzogne e disinformazione su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero»

Sui giornali di oggi, 31/10/2014, ampio spazio viene concesso alla notizia della momentanea chiusura della Spianata delle Moschee, decisa ieri da Israele in seguito all'escalation di violenze palestinesi avvenuta negli ultimi giorni, e il cui risultato più recente è il ferimento grave del rabbino Yehuda Glick a Gerusalemme.


Yehuda Glick


Fabio Scuto

Secondo Fabio Scuto (REPUBBLICA, pag. 16), "il principale motivo di scontro e di tensione in città" è "lo status dei luoghi religiosi". Questo è tutt'al più il pretesto delle violenze contro gli ebrei, non certo la causa. Il motivo di scontro è infatti un altro: l'odio di una parte cospicua della popolazione araba palestinese per gli ebrei e la volontà di cancellare Israele e i suoi abitanti dalle mappe.
Scuto, inoltre, si riferisce all'attentato perpetrato contro Glick da parte di un militante della Jihad islamica, una nota organizzazione terroristica, come a un "
atto di terrorismo individuale". Ma Scuto dimentica di riportare le parole con cui pochi giorni fa Abu Mazen, il dittatore "moderato" dell'Anp, si rivolgeva ai palestinesi: "Fermate con ogni mezzo gli ebrei che vogliano salire sulla Spianata delle Moschee!". Ecco chi è il mandante.
Infine Scuto afferma che "
i continui annunci di nuove costruzioni israeliane" sono la causa del fatto che "il negoziato è fermo da tre anni". Per cui "Abu Mazen sta percorrendo la via del riconoscimento della Palestina da parte dei singoli Stati". Anche in questo caso, Scuto non ricorda che il motivo della strategia di Abu Mazen è a volontà di cancellare Israele, giungendo a un riconoscimento dello Stato di Palestina senza offrire in cambio la pace.


Ugo Tramballi

Ugo Tramballi (IL SOLE 24 ORE, pag. 21) fa anche peggio. Fa cominciare la storia del conflitto degli arabi palestinesi contro Israele alla chiusura (momentanea) della Spianata delle Moschee decisa ieri dal governo di Gerusalemme. E il suo commento è "E' così che di solito scoppiano le intifade". Tramballi prosegue elencando le "malefatte" degli "estremisti della destra ebraica": poter accedere al Monte del Tempio (e perché non dovrebbero? Al Muro del Pianto può accedere chiunque lo voglia purché si comporti dignitosamente, perché qualcosa di simile non dovrebbe essere consentito al Monte del Tempio?) e il fatto che "molti di loro avevano preso possesso di 25 case nel quartiere arabo di Silwan", a Gerusalemme. Insomma: sarebbero estremisti perché vogliono circolare liberamente e comprar casa (con regolare contratto di acquisto, altro che "prendere possesso") nella capitale dello Stato di Israele.


Roberta Zunini

Secondo Roberta Zunini (IL FATTO QUOTIDIANO, pag. 12), "le forze di sicurezza israelianen di fatto dal 1967 'custodiscono' questo sito [il Monte del Tempio, o Spianata delle Moschee] cruciale per l'islam, anche se sulla carta spetterebbe ai giordani". La giornalista omette che nel 1967 Israele ha vinto una guerra difensiva contro Giordania, Egitto e Siria, e di conseguenza ha liberato la città vecchia di Gerusalemme e il West Bank. E' come dire che l'isola di Manhattan spetterebbe agli indiani che lì vivevano prima dell'arrivo di olandesi e inglesi, o che Trento spetterebbe all'Austria, che la controllava fino a un secolo fa.


Eric Salerno

Per Eric Salerno (IL MESSAGGERO, pag. 11) il rabbino vittima dell'attentato di mercoledì è un "estremista ebraico israeliano", e chi gli ha sparato il "presunto feritore".
Salerno prosegue: "
Da tempo Glick e altri estremisti hanno intensificato i loro sforzi per modificare lo status quo, mentre da parte palestinese si mette in guardia contro iniziative che insieme con la costruzione di nuove case a Gerusalemme Est possono vanificare gli sforzi per arrivare alla pace". Come dire: gli israeliani, cattivi estremisti, non vogliono la pace, mentre i poveri palestinesi la anelano ma sono ostacolati dai 'coloni'. Un totale rovesciamento della realtà. Quali sono ad oggi gli sforzi palestinesi per arrivare alla pace? Il terrorismo è sempre stata la risposta: i palestinesi fanno un deserto e lo chiamano pace.
E questi giornali vanno loro dietro.

Riprendiamo dall'ANSA l'ultimo comunicato del Ministro Mogherini, che seguiremo con attenzione nel suo nuovo ruolo. Speriamo che non serva da esempio a chi la sostituirà alla Farnesina.

«È importante» che il futuro l'Alto
Rappresentante della Politica Estera e della Sicurezza europea,
Federica Mogherini, «abbia oggi dato un segnale preciso alle
autorità israeliane contro la loro decisione di costruire oltre
1000 nuove abitazioni a Gerusalemme Est». Lo dichiara Marietta
Tidei, deputata del Partito Democratico e membro
dell'intergruppo parlamentare per la pace.
«La nota diffusa oggi dalla Farnesina mette in rilievo due
aspetti fondamentali: l'illegalità di questa scelta nell'ambito
del diritto internazionale e l'effettiva intenzione del Governo
Netanyahu di arrivare ad una soluzione del contenzioso israelo-palestinese secondo la formula dei due Stati. Ci
auguriamo - conclude la deputata- che su questa linea politica
si attesti in futuro l'Unione europea con azioni efficaci».

Invitiamo i nostri lettori a telefonare:
La Repubblica 06/49821
Il Sole 24 Ore 02/30221
Il Fatto Quotidiano 06/328181
Il Messaggero 06/4721
Oppure cliccare sulle e-mail sottostanti


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