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Informazione Corretta Rassegna Stampa
31.10.2014 BDS lancia appello ai farmacisti: 'Boicottate i prodotti israeliani!'
Antisionismo è antisemitismo

Testata: Informazione Corretta
Data: 31 ottobre 2014
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «BDS lancia appello ai farmacisti: 'Boicottate i prodotti israeliani!'»

Riprendiamo la segnalazione di un nostro lettore,farmacista, che ha denunciato l'arrivo di una e-mail con un appello a tutti i farmacisti italiani perché boicottino i prodotti israeliani.
Si tratta, ancora una volta, di odio espresso verso lo Stato ebraico, antisionismo che non riesce a mascherare l'antisemitismo.
Il boicottaggio è partito da
http://bdsitalia.org/index.php/risorse-bds/1551-lettera-farmacisti-teva, ed è stato rilanciato da http://www.farmaciavirtuale.it
Il link relativo all'appello:
http://www.farmaciavirtuale.it/bds-italia-lancia-appello-farmacisti-boicottate-aziende-israeliane/
In seguito a nostra segnalazione, la pagina è stata rimossa.
Non conosciamo questi signori, ma non ci risulta che questo gruppo sia in nessun modo un organismo ufficiale e rappresentativo dei farmacisti italiani.
Che invece è FederFarma.


BDS: Bigotti, Doppio standard di giudizio, anti-Semiti

Invitiamo i nostri lettori a scrivere a FederFarma, affinché si dissoci da questa iniziativa che potrebbe venire attribuita alla associaszione ufficiale della categoria.
Oppure scrivere sul form alla pagina
http://www.federfarmaservizi.it/


Ecco  l'appello antisemita di BDS:

«Gentile farmacista, Le rivolgiamo questo invito al rifiuto dei prodotti farmaceutici israeliani». Questo l’appello lanciato da BDS Italia, movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele, costituito da associazioni e gruppi che hanno aderito alla chiamata alla comunità internazionale partita dalla società civile palestinese nel 2005 per promuovere campagne e iniziative BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, appunto) a livello nazionale e locale. Con esso, l’annosa questione mediorientale israelo-palestinese approda sul banco della farmacia; il tentativo di coinvolgere i colleghi, e non i cittadini nelle loro scelte di acquisto come normalmente avviene nelle campagne tradizionali di boicottaggio, è più unica che rara, e c’è da aspettarsi che non mancherà di far discutere. «L’efficacia di questi gesti – afferma BDS Italia rivolgendosi ai farmacisti – si fonda soprattutto sulla deterrenza morale e di immagine, per cui sarà sufficiente, se lo vorrà, che lei comunichi alle ditte consociate Teva, Ratiopharm e Dorom che, a tutela del valore etico del farmaco che Lei dispensa, non commercerà più i loro prodotti (compatibilmente con le necessità terapeutiche del singolo paziente), sino a una eventuale loro presa di posizione scritta contro le politiche di aggressione indiscriminata dello Stato israeliano». Il movimento BDS ha aderito alla campagna lanciata da molte organizzazioni della società civile palestinese nel 2005 e ispirata al movimento contro l’apartheid in Sudafrica, ma sostiene di essere per «la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone a ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa». L’iniziativa ha raccolto un certo sostegno a livello internazionale, con l’appoggio di alcune personalità quali l’arcivescovo Desmond Tutu, insignito del premio Nobel per la Pace, o di artisti come Roger Waters, ex cantante dei Pink Floyd. L’invito ai colleghi è a «opporsi, se la riterrà cosa giusta, alla politica di Israele verso il popolo palestinese; una politica quotidiana fatta di occupazione, colonialismo e apartheid, che è tragicamente culminata nell’ultimo massacro di Gaza denominato “Margine Protettivo”, in cui più di 2.100 palestinesi sono stati uccisi, tra cui molte donne e bambini e oltre 10.000 sono stati i feriti». Il movimento BDS illustra quelle che ritiene le ragioni di questo appello e di questa forma di protesta spiegando che nel corso dell’operazione militare israeliana, «la terza in meno di sei anni, sono state ripetutamente e deliberatamente bombardate strutture civili quali abitazioni, ospedali, scuole delle Nazioni unite. Queste azioni sono state definite crimini contro l’umanità da moltissime organizzazioni per i diritti umani e alti funzionari dell’Onu. Come saprà, anche in Italia sta crescendo la protesta civile contro gli autori e i complici di questi crimini contro l’umanità e in molte città vi sono state forme di contestazione verso imprese o esercizi commerciali coinvolti in interessi con lo Stato di Israele. Certamente ricorderà come la generale riprovazione etica, espressa attraverso le sanzioni e il boicottaggio internazionali, fu una delle componenti che portò alla scomparsa del regime di apartheid sudafricano». Da ciò, BDS chiede ai farmacisti di prendere posizione e «di opporsi al finanziamento di uno Stato che applica un brutale regime colonialista di occupazione e apartheid tramite farmaci che dovrebbero promuovere il benessere degli individui, di negare il suo appoggio a chi trae profitto dalla sofferenza del popolo palestinese», identificato anche nell’industria farmaceutica israeliana, e di boicottare quindi, le ditte consociate Teva, Ratiopharm e Dorom.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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