Oggi ho postato su fb, a commento dell'articolo di Repubblica, questo commento: "Consiglio di leggere il libro di Elena Loewenthal "Contro il Giorno della memoria". Mi stupisce che Ennio Fantastichini dimostri una così scarsa autonomia di pensiero. Per uno che si è calato nei panni di un perseguitato, di un deportato, di un sopravvissuto che ha visto tutta la famiglia sterminata nei campi nazisti, fare simili associazioni dimostra che è preda di un pregiudizio. Certo dalla Shoah l'umanità avrebbe dovuto trarre una lezione di impegno contro la violazione dei diritti civili e politici dovunque nel mondo, contro gli stermini che si sono ripetuti dopo, contro la barbarie cui assistiamo oggi. Ma non ho sentito Fantastichini prendere posizione contro i massacri in Rwanda, in Cambogia, in Siria, contro le impiccagioni in Iran. E per arrivare a Israele, non l'ho sentito reagire contro il terrorismo palestinese che ha mietuto negli anni migliaia di vittime civili, contro il lancio di missili da Gaza, dopo che Israele aveva abbandonato quel territorio. Il fatto che questo signore abbia restituito la medaglia a Yad Vashem non significa nulla, non diminuisce la portata dello sterminio perpetrato. Libero di farlo. Ma accusare implicitamente Israele (anzi Netanyahu) di comportarsi come i nazisti, è una aberrazione. Non vedrò questo sceneggiato.
Cecilia Nizza, Gerusalemme
Il luogo comune antisemita secondo cui gli ebrei avrebbero ben appreso da quelli che qualche decennio fa sono stati i loro persecutori, i nazisti, è ampiamente radicato. Per questo va denunciato ogni volta che viene alla luce.
Questa la pagina in cui si presenta lo sceneggiato RAI ispirato a un racconto di Simon Wiesenthal che andrà in onda il 27 gennaio 2015: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=55813
IC redazione