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Il Manifesto Rassegna Stampa
23.10.2014 La menzogna omissiva al suo massimo sul quotidiano comunista
La manipolazione quotidiana del Manifesto

Testata: Il Manifesto
Data: 23 ottobre 2014
Pagina: 11
Autore: Michele Giorgio
Titolo: «'Inchiesta sugli attacchi israeliani alle sedi Onu'»

Riprendiamo dal MANIFESTO di oggi, 23/10/2014, a pag. 11, con il titolo "Inchiesta sugli attacchi israeliani alle sedi Onu", l'articolo di Michele Giorgio.

Come di consueto, i pezzi scritti dall'inviato del Manifesto Michele Giorgio sono di una faziosità sconvolgente. Tutto l'articolo soffia sul fuoco - già fin troppo vivace - dell'odio per Israele in quanto Stato ebraico, che è solo un  altro modo per indicare l'antisemitismo. A tal fine Giorgio elenca le "malefatte" di Israele, includendo persino un progetto di deportazione dei beduini - che invece sono cittadini esattamente come tutti gli altri, e partecipano anche alla difesa del proprio Paese, Israele, svolgendo il servizio militare.
Non è finita. L'impostazione del Manifesto si esprime in tutta la sua chiarezza, ancor prima che nei contenuti degli articoli, nella scelta delle notizie riportate. Nell'edizione di oggi non c'è neanche uno smilzo trafiletto sull'attentato che si è svolto ieri a Gerusalemme e nel quale il terrorista palestinese legato a Hamas ha ucciso una neonata di tre mesi e ferito otto altre persone. E dire che il Manifesto concede sempre enorme spazio a quello che succede in Israele! Enorme spazio, sì, ma solo quando si tratta di sobillare all'odio per gli ebrei. L'unico luogo del cosiddetto giornale in cui viene cautamente riportata la notizia è proprio l'articolo di Giorgio. Queste le sue parole: "
Israele ha denunciato un presunto attentato a Gerusalemme di un autista palestinese - colpito dal fuoco della polizia (...) — che avrebbe intenzionalmente travolto alcune persone a una fermata del tram e una bambina di pochi mesi è rimasta uccisa". "Israele ha denunciato" invece di "questo è avvenuto"; "presunto attentato", invece di "attacco terrorista", "autista" invece di "terrorista affiliato a Hamas", la bambina "è rimasta uccisa" invece di "è stata uccisa" e tanto, tantissimo condizionale ("avrebbe intenzionalmente", poverello lui, anima candida...). Invece l'onest'uomo, il povero autista insomma, è stato "colpito dal fuoco della polizia"...
Il Manifesto è il peggior foglio di propaganda quotidiana presente in Italia.
Vergogna!


Michele Giorgio                                                      Ban Ki-moon


L'antisionismo, maschera dell'antisemitismo

Ban Ki-moon lo aveva comunicato già nella visita della scorsa settimana a Gaza. Due giorni fa è arrivato l'annuncio ufficiale del Segretario generale delle Nazioni unite alla riunione del Consiglio di Sicurezza. L'Onu prevede di istituire una commissione d'inchiesta che prenderà in esame gli attacchi compiuti dalle forze armate israeliane contro le sue strutture a Gaza, durante l'offensiva «Margine Protettivo» di luglio e agosto. L'indagine riguarderà l'uccisione di decine dei civili palestinesi che nei giorni del conflitto tra Israele e Hamas avevano trovato rifugio dai bombardamenti in edifici scolastici dell'Unrwa (Onu). Si indagherà anche sui ritrovamenti di razzi, di Hamas, in tre edifici scolastici sempre dell'Unrwa. «Ho intenzione di andare avanti con la costituzione di un consiglio indipendente di inchiesta per esaminare i casi più gravi (di attacchi israeliani, ndr), così come i casi in cui sono state trovate armi nei locali dell'Onu», ha comunicato Ban Ki-moon. «Mi attendo anche l'inizio di un'indagine approfondita da parte delle forze israeliane sugli incidenti in cui strutture dell'Onu sono state colpite e molte persone innocenti sono state uccise», ha aggiunto. Israele ha messo in chiaro dopo il cessate il fuoco del 26 agosto che non collaborerà con alcuna inchiesta internazionale che prenderà in esame l'operato delle sue forze armate a Gaza e avrebbe avviato indagini interne. La scorsa settimana il premier Netanyahu, criticando Ban Ki-moon che aveva parlato di distruzioni a Gaza «oltre ogni immaginazione», ha alzato la voce per denunciare una presunta restituzione ad Hamas, da parte di funzionari dell'Onu, dei razzi trovati nelle scuole. «Margine Protettivo» ha causato quasi 2200 morti tra i palestinesi, in buona parte civili, il ferimento di altri 11 mila e la distruzione di migliaia di abitazioni. Ancora oggi circa 100mila palestinesi sono sfollati e vivono in edifici abbandonati, in scuole, a casa di amici o parenti, spesso in tende issate suite macerie delle loro case. Solo poche famiglie hanno ottenuto una casa mobile e con l'inverno che si avvicina la condizione degli sfollati si fa drammatica. Gli attacchi israeliani non hanno risparmiato neanche le scuole, incluse quelle dell'Onu. In tre casi, le scuole dell'Unrwa a Beit Hanoun, Jabaliya e Rafah, furono raggiunte da colpi di artiglieria e tiri di carro armato: decine di morti. Su questi casi e altri attacchi, l'Onu ora intende fare piena luce. Per Israele la colpa sarebbe solo dell'ala armata di Hamas che avrebbe sparato razzi da zone densamente popolate. Una tesi che non convince le Nazioni Unite (e non solo) che hanno già istituito una commissione d'indagine sulle violazioni dei diritti umani e crimini di guerra commessi a Gaza, guidata da William Schabas, un professore canadese di diritto internazionale che riferirà entro marzo 2015 al Consiglio dei Diritti Umani. L'iniziativa annunciata da Ban Ki-moon giunge mentre l'Unione europea ha fissato - secondo un documento rivelato dal quotidiano Haaretz - le sue «linee rosse» verso le azioni di Israele in Cisgiordania. Tra qualche giorno il rappresentante dell'Ue, Lars Faaborg-Andersen, le comunicherà al ministero degli esteri israeliano. Riguardano le costruzioni di altre case nelle colonie israeliane a Givat Hamatos e nell'area E1, tra Maale Adumim e Gerusalemme; quelle nella colonia di Har Homa; i piani per la deportazione di 12.000 beduini nella Valle del Giordano; e lo status quo della Spianata delle Moschee a Gerusalemme minacciato dai blitz degli estremisti religiosi israeliani. Da parte sua il governo Netanyahu ha negato di voler permettere agli ebrei di entrare sul luogo santo islamico. Ieri Israele ha denunciato un presunto attentato a Gerusalemme di un autista palestinese - colpito dal fuoco della polizia (la sua sorte non era nota ieri sera) — che avrebbe intenzionalmente travolto alcune persone a una fermata del tram e una bambina di pochi mesi è rimasta uccisa. Invece sarebbero stati colpiti da proiettili vaganti i due soldati israeliani feriti ieri sul confine con l'Egitto dov'era in corso uno scontro a fuoco tra polizia egiziana e contrabbandieri. Inizialmente si era parlato di attentato.

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