Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 22/10/2014, a pag. 31, con il titolo "Il fallimento Usa tra israeliani e palestinesi", il commento a cura di Gianluca Mercuri all'articolo di Gideon Levy pubblicato su Haaretz.
Ci piacerebbe sapere, innanzitutto, il motivo per cui Haaretz è uno dei giornali che più spesso vengono ripresi dal Corriere della Sera nella rubrica "Commenti dal mondo". Haaretz, ha oggi una reputazione compromessa dalle posizioni estreme che assume nei confronti della politica governativa, sia essa Likud o laburista. In più si mostra quasi sempre comprensivo con gli attentatori palestinesi. Inoltre Haaretz ospita i commenti sempre e comunque contro Israele di giornalisti come Amira Hass e Gideon Levy - quest'ultimo autore dell'analisi ripresa dal Corriere della Sera, due nomi di punta, seguiti da molti altri analisti sulla stessa linea.
Secondo Gideon Levy - ma anche secondo Gianluca Mercuri, che lo riporta - i "governi di Gerusalemme" (tutti, senza distinzione) avrebbero delle politiche "oltranziste". Quali che siano, queste politiche "oltranziste", non è dato sapere. Forse si tratta del tentativo - cauto, visto che su Israele sono puntati gli occhi del mondo intero - di difendere i propri cittadini dal terrorimo palestinese?

La minaccia dei missili di Hamas, concretizzatasi nella guerra di luglio-agosto 2014
Ecco l'articolo:


Gideon Levy
«Yankee go home», americani andatevene a casa e smettetela di (far finta di) mediare tra israeliani e palestinesi. È accorato il grido di Gideon Levy , grande firma di Haaretz , quotidiano israeliano mai tenero con le politiche più oltranziste dei governi di Gerusalemme. Gli Stati Uniti non hanno fatto fare neanche un passo avanti al processo di pace, scrive Levy, e anzi hanno acuito e perpetuato il conflitto. Come? Instaurando un rapporto «sadomasochistico» con lo Stato ebraico, in cui non è più chiaro chi sia il potente e chi il protetto.
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