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La Stampa Rassegna Stampa
21.10.2014 Iran:assalti con l'acido alle donne 'poco velate'
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 21 ottobre 2014
Pagina: 16
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Iran, assalti con l'acido alle donne 'poco velate'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 21/10/2014, a pag.16, con il titolo "Iran, assalti con l'acido alle donne 'poco velate' ", la cronaca di Maurizio Molinari, che dedichiamo a Emma Bonino, ripensando all'intervista uscita ieri sullo stesso quotidiano http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=55711


Maurizio Molinari

Nella città iraniana di Isfahan sono avvenuti diversi attacchi con l'acido contro donne che indossavano il velo islamico in maniera poco ortodossa e la vicenda è oggetto di un'interrogazione da parte di un gruppo di deputati riformisti nel Parlamento di Teheran. Sarebbero almeno 13 gli episodi, secondo fonti locali, e le vittime sono delle giovani che portavano l'hijab in maniera non del tutto aderente alle leggi iraniane ovvero spostando il velo in maniera da scoprire il volto e anche i capelli. L'agenzia Isna afferma che gli attacchi sono avvenuti «da parte di motociclisti» e fra le vittime vi sono una donna di 27 anni di nome Neda ed un'altra, Maryam, che ha raccontato: «Ero al volante, mi sono fermata per rispondere ad una telefonata e uno sconosciuto mi ha gettato addosso due litri di acido colpendomi al volto, sulle mani e sul corpo». Le due donne sono ricoverate per gravi ustioni. I social network hanno divulgato il fenomeno, accompagnato dal timore delle ragazze iraniane su una campagna di aggressioni da parte di elementi ultraconservatori. «Abbiamo paura ad uscire in strada» ha scritto sul Web una giovane di Isfahan. Attacchi simili contro «chi porta male l'hijab» sono già avvenuti in Afghanistan, Pakistan e India, accompagnati da moniti a «chiudere i finestrini delle auto» perché le donne «che infrangono la legge islamica» sono sovente automobiliste. La polizia di Isfahan ammette di aver operato «quattro arresti» per gli attacchi che hanno provocato l'esplicita condanna da parte di una delle maggiori autorità cittadine, l'Hajatoleslam Mohammad Taghi Rahbar. Da qui è partita l'iniziativa di alcuni deputati che hanno scritto al presidente Hassan Rohani affinché faccia sapere «quali iniziative intende adottare» perché «serve maggiore protezione per le donne». Ma Morteza Mirbagheri, viceministro dell'Interno, ridimensiona l'avvenuto: «Gli attacchi non sono episodi collegati».

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