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La marcia della pace di Assisi 20/10/2014

Ci credete che, da ormai molti lustri, quando sento parlare di Marcia della pace di Assisi, di cui una volta l'anno si riempiono la bocca decinaia e decinaia dibeoti benpensanti in tutto il mondo, mi viene a dir poco l'orticaria (ma vorrei dire di peggio..)? Visto che la memoria è debole e ci sono tutt'ora i sempre presenti utili idiotiche mettono in dubbio la Shoah e l'esistenza delle camere a gas, qualcuno ricorda - ancora, a distanza di molti lustri, le marce, nel vero senso della parola MARCIO - dI Assisi quando la triplice sindacale di marchio cgil-cisl-uil (rigorosamente minuscolo!) scatenò una ondata di antisemitismo in italia, defluita in seguito in europa e con la solita trita e ritrita maschera, ma neanche tanto, dell'antisionismo ?, era puro antisemitismo sic et simpliciter! - la cui eco è tutt'ora immanente ed è dilagata in maniera preoccupante un po' ovunque regalandoci più recentemente i Vauro, le Morgantini, i D'Alema, gli Odifreddi, i Vattimo e quant'altri? Vigilate, gente, VIGILATE!!!
Domani non potrete dire di non esservene accorti.

 Franco Balestri - Perugia

La Marcia della Pace di Assisi era già un campionato di ipocrisia sin dalla sua prima edizione, eppure continua a trovare chi vi partecipa. Pace è una parola che non costa nulla pronunciare, ne fanno un grande uso tutti i sostenitori dei regimi dittatoriali. Non si sono ancora stancati, evidentemente hanno una coda di paglia bisognosa di continua assistenza.

IC redazione


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