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A proposito della 'Dichiarazione Balfour' 18/10/2014

Cara IC,
Nell'articolo di Ugo Volli di oggi, relativo al voto del parlamento inglese a favore del riconoscimento dell'ipotetico Stato di Palestina, c'e' un accenno alla dichiarazione Balfour che va' chiarito.
Scrive Volli che essa fu concessa per ingraziarsi gli americani che accettarono di combattere con gli inglesi, ma va' ricordato che il chimico ebreo e inglese Weizmann, primo presidente d'Israele nel 1948, contribui' ad ottenere la sopracitata dichiarazione, perche' fece partecipe l'Inghilterra della formula per la produzione dell'acetone, da lui inventata.
Gli storici dicono che come ricompensa venne concessa agli ebrei la dichiarazione Balfour.

Alberto Levy , Israele

Risponde Ugo Volli:

E' una storia che ho sentito anch'io. ma mi sembra poco verosimile. Il premio di un'invenzione chimica sta già nel brevetto, che rende molto, al massimo ci si aggiunge una bella medaglia, in Gran Bretagna al limite la nomina a Sir. Gli inglesi tennero durante la I Guerra Mondiale (e anche dopo) una condotta strettamente basata sui loro interessi e nel 1915-16 era importante il coinvolgimento degli Usa, dove l'opinione ebraica contava già e inoltre la concorrenza con la Francia per la divisione dei territori dell'Impero Ottomano.
La Francia pretendeva tutta la linea costiera del "Levante", da Alessandretta a Giaffa, mettendo così a rischio il dominio inglese sull'Egitto e il trasporto a mare del petrolio di Kirkuk. La Gran Bretagna accettò l'idea di una "national home" per gli ebrei (che sperava di amministrare come accadde) anche in funzione anti-francese, mentre faceva promesse contrarie agli arabi. Una parte dei problemi che ancora oggi rendono terribilmente turbolenta la regione derivano dalle ambiguità e dai doppi giochi britannici del tempo.
Anche se molto filobritannico e di conseguenza molto antiebraico, le consiglio la lettura di "A line in the sand" di James Barr, che ricostruisce dettagliatamente quelle scelte politiche
Ugo Volli

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