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Le bufale di IO DONNA 18/10/2014

Carissimi, ho letto, sul Magazine Io Donna (Corriere) un breve pezzo di Valentina Ravizza , a proposito del villaggio di Battir "terra palestinese di oli e vini (mezz'ora da Gerusalemme), tanto buoni da essere tra i patrimoni dell'UNESCO [sarà vero, poi?] ecco il testo:
"Un successo dal retrogusto amaro, perché si rischia che il sito scompaia. Israele infatti si prepara ad espropriare 400 ha di campi e abitazioni nell'area di Betlemme, che dista 15 chilometri, per trasformarli in insediamenti di coloni. Basterà un eco-museo (finanziato, tra gli altri, ada enti locali italiani) a proteggere queste colline?" A parte l'ineffabile linguaggio, che riporta ai cattivi israeliani-ladri-di terre-oli (con una sola i..)-vini e via gozzovigliando, che si apprestano a far strame delle belle colline e di chi le abita, a parte il riferimento non chiaro, almeno per me, all'eco-museo, sapete per caso dirmi in che consiste la faccenda (forse mi son perduta qualcosa le settimane scorse...), qualora se ne siate al corrente? E' forse la consueta ciofeca mediatica in chiave anti-Israele per alimentare il solito antisemitismo, come se non ce ne fosse già abbastanza in giro?

Grazie e cordialità.

Mara (Bologna)

Chi odia Israele non si fa scrupolo di inventare qualsiasi cosa per di diffamare lo Stato ebraico. Non crediamo che l'Unesco abbia dichiarato patrimonio dell'umanità un campo con vigne e uliveti, sicuramente è una bufala, ma che serve alla bisogna, tanto chi andrà mai a controllare ?
E' la solita storia dei nostri giornali, le direzioni non solo non dicono nulla e pubblicano qualsiasi scemenza, spesso sono anche conniventi.

IC redazione


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