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Lettera al Tg3 17/10/2014

Pubblichiamo la lettera inviata da un lettore al Tg3:

Spettabile redazione del Tg3
sono a scrivervi per manifestare la mia costernazione di fronte a un commento di una vostra intervistatrice al Tg3 del 16 ottobre, edizione delle 12. Si può verificare dopo il minuto 19' della suddetta edizione. Intervistato il figlio del grande Bartali riguardo all'eroismo di suo padre che rischiando la pelle salvò tanti perseguitati facendo la staffetta durante l'occupazione nazista, l'intervistatrice se ne esce così: "suo padre... salvò tanti italiani... e tanti ebrei... quindi non solo italiani...". Vergognoso! Visto che anche mio padre faceva parte di quei "non italiani", discendente di risorgimentali del Lombardo Veneto, epurato dallo stato (s minuscola) con le leggi razziali del '38 come tutta la mia famiglia in quanto ebrei, e combattente per la libertà, vorrei ricordarvi che: è perfettamente inutile che facciate il piagnisteo negli anniversari delle deportazioni (come oggi) quando poi vi abbandonate a un'informazione di parte (ovviamente avversa) quando si tratta di sostenere la patria del popolo ebraico quando è minacciata quotidianamente di distruzione. E' offensivo e beffardo per il Popolo Ebraico che a questo punto farebbe volentieri a meno delle vostre commemorazioni.
Saluti,

Avram Chai - Zurigo

Invitiamo i nostri lettori a seguire l'esempio di questa lettera e di scrivere al Tg3, che troppo spesso disinforma su Israele e il Medio Oriente. Non è sufficiente strapparsi le vesti il 27 gennaio per prendere le distanze dall'antisemitismo, occorre denunciarlo anche quando si nasconde dietro la maschera dell'antisionismo.

IC redazione


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