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Cari amici, ho scritto oggi al direttore di Famiglia Cristiana questa lettera che vi giro. Un caro saluto a tutti , Gentile don Antonio, vorrei capire il senso del breve articolo di Carlo Vallenzasca pubblicato sul suo settimanale: a due mesi dalla fine del conflitto di Gaza, mentre infuria la guerra in Irak e in Siria, dove decine di migliaia di bambini sono stati uccisi e chissā quanti altri ancora lo saranno, Famiglia Cristiana si premura di ricordarci che a Gaza sono stati uccisi almeno seicento bambini, vittime dei bombardamenti! Non vorrei soffermarmi troppo sull'uso gaglioffo dell'espressione "sono stati uccisi", che allude chiaramente alla responsabilitā dei bombardamenti (israeliani), ignorando volutamente le ben note responsabilitā del terrorismo islamico nel cercare la morte dei propri civili per sfruttarla a fine propagandistico contro Israele; quello che mi chiedo č perchč avete sentito il bisogno di riaprire proprio in questi giorni la questione di Gaza e del numero dei morti: forse temete che tanti vostri lettori siano tentati dal pensare che, in fondo, lo stato ebraico non sia il vero problema del medio oriente? Che le tanto enfatizzate risposte israeliane che uccidono migliaia (?) di innocenti (proprio tutti?) impallidiscano al confronto della barbarie endemica nel mondo musulmano? Se cosė fosse mi permetto solo di osservare che non sarā certo continuando a delegittimare, con notizie false e omissive, l'unica democrazia, l'unico stato di diritto del medio oriente, l'unico esercito dotato di rigidissimi codici etici, che potrete distogliere i cristiani e tutti i vostri lettori dal dubbio che la violenza sanguinaria e il fanatismo irrazionale e intollerante siano connaturati all'islam e non una sua semplice patologia. Cordialitā Ottima lettera, ci faccia sapere se per caso riceverā una risposta. Anche in caso negativo, la sua lettera verrā letta e discussa. Scrivere le proprie opinioni č sempre un atto civile molto utile. |
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