Un'unica parola: vergognatevi!
Commento di Deborah Fait
Milizie dell'Isis
Non sono indignata, di più. Sono arrabbiata, disgustata, triste. Sono furiosa. Kobane sta cadendo in mano all’Isis, gli americani bombardano la città per colpire l’Isis ma anche la popolazione è là, in mezzo a quell’inferno, e non si sa se ne ammazzano di più le bombe Usa o i mostri vestiti di nero. Sono centinaia di migliaia! Sono ragazzi, uomini, donne, bambini terrorizzati, vecchi che non possono più correre. Ma ci pensa qualcuno a questa povera gente?
Certo, amici, ci pensa la Turchia, naturalmente, la Turchia che gli spara addosso mentre tentano di salvarsi attraversando il confine, la Turchia che sta compiendo un massacro di civili curdi in fuga e... indovinate... dai, fatemi il piacere, indovinate... cosa succede nel frattempo in questo nostro mondo? NIENTE! Tutto tace. Era questo che volevate dire vero? Il massacro avviene mentre l’Unione Europea pensa a quanti soldi dare ai palestinesi, mentre l’Italia parla dell’articolo 18, mentre la Svezia vuole dare uno stato, in Israele, ai palestinesi e Alfano non vuole riconoscere le nozze già avvenute all’estero tra omosessuali!
Qualcuno si occupa del massacro dei curdi? Sempre la Turchia, naturalmente! Gli altri, per indignarsi, aspettano la prossima guerra che Israele sarà costretta a combattere. Allora sì che si scateneranno, loro, gli uomini e le donne per la pace! La Turchia, amici, la Turchia che urlava al genocidio mentre Israele, attaccato con 4000 missili dai palestinesi di Hamas, si difendeva. Erdogan dal palco sbraitava di crimini contro l’umanità. Manifestazioni antisemite per le strade di Istambul a Ankara, Londra, Parigi, Varsavia, Budapest, Roma, Vienna, Berlino. Qualcuno ha visto qualche manifestazione in favore dei curdi? Questa Turchia, santa e musulmana, membro della NATO, questa Turchia, che qualche cretino vorrebbe far entrare in Europa, sta massacrando i curdi che non entrano certo per invaderla o per fare attentati, come i palestinesi in Israele, ma per salvarsi la vita, per salvare le loro teste. Israele aveva costruito un ospedale da campo per curare i nemici palestinesi feriti che scappavano da Gaza verso il valico di Erez, Israele andava addirittura a prendere quelli gravi e li curava fino al momento di rimandarli a casa. Erdogan invece spara.
C’è qualcuno che urla al genocidio adesso? Dove sarebbero tutti quelli che in Europa, in America, manifestavano contro Israele, dove sono i boicottatori di tutto il mondo occidentale? Dove siete, dove siete! Proprio ieri si sono aggiunti ai soliti neonazisti filopalestinesi altri 500 antropologi, tra cui parecchi italiani, che hanno deciso di boicottare Israele. Perché? Non si sa, ogni motivo è buono. E’ questo l’antisemitismo, amici, ogni motivo è buono. Beh, dove siete, boicottatori di Israele? Dove vi siete nascosti? Avete sentito che Kobane sta cadendo nelle mani dei mostri musulmani, e lo ripeto gridando, MUSULMANI dell’Isis che sventolano le loro bandiere nere, che ammazzano, stuprano, decapitano, sgozzano urlando Allahu Akhbar? Signor Formigli, lei lo ha capito? I mostri MUSULMANI dell’Isis! Vi chiederete perché chiamo in causa Formigli, conduttore di Piazzapulita, programma di analisi politica andato in onda lunedì su La7, beh lo faccio perché tutta la puntata era improntata sul tema “l’Isis non è l’islam, i musulmani sono buoni”. Niente di personale contro il signor Formigli, lui fa il suo lavoro di buonista, solo che questa volta gli è riuscito maluccio perché i musulmani buoni, in diretta dalla moschea di Centocelle, lo hanno smentito. Il teatrino preparato con cura gli si è rivoltato contro e si vedeva palesemente la sua delusione. Per prima cosa ha invitato l’imam della moschea a leggere un versetto del Corano (!!), “Chi salva una vita, salva il mondo intero”, peccato che in realtà sia una versetto del Talmud, la legge scritta ebraica che risale alla distruzione del Tempio di Gerusalemme, quando l’islam non era nemmeno un embrione di idea, più o meno 700 anni prima della comparsa sulla terra di Maometto. Naturalmente tutti ad applaudire l’imam e a pensare “come sono buoni questi musulmani”. Mi direte, sì va bene è il Talmud ma Maometto lo ha copiato! Vero, ha copiato, come tante altre cose, dall’ebraismo e dal cristianesimo, peccato che poi venga usato soltanto per i teatrini buonisti italiani.
Poi ecco che arriva la scena madre, Formigli parla della manifestazione di Milano dove quattro gatti islamici hanno bruciato la bandiera nera dei mostri e chiede ai musulmani di Centocelle di fare altrettanto. ”La bruciate anche voi la bandiera?” continuava a chiedere sempre più disperato ma, ahimè, loro, dopo aver confabulato un po’, hanno rifiutato. La spiegazione? Non ridete vi prego! “Non lo facciamo perché non è la nostra bandiera”. Occavolo, ho pensato io, ma come? E’ la bandiera di un gruppo islamico che fa stragi in Medio Oriente e loro, musulmani, non vogliono nemmeno fare un’azione di protesta contro questi assassini mostruosi? Non è la loro bandiera? E allora come pensano di dimostrare il loro dissenso? Dicendo “nu nu nu cattivoni”? Come mai succede che, nelle manifestazioni contro Israele, brucino la bandiera israeliana? La cosa più vergognosa ma assolutamente normale visto l’ambientino, è che proprio dalla moschea, per ben due volte, è partito l’accenno a Gaza e di conseguenza la condanna di Israele. Per primo è intervenuto un ragazzo barbuto, un ingegnere tra l’altro, non un pasdaran ignorante, ha chiesto allo studio di pensare alle stragi israeliane a Gaza invece di parlare dell’Isis. La seconda volta una ragazza, molto violenta oltre che velata, si è messa a gridare ripetutamente “ma perchè non piangete per i bambini di Gaza? Eh, Perché?” Per fortuna questa volta c’è stata una reazione in studio (mentre la volta scorsa nemmeno una parola dopo quel "gli ebrei hanno ucciso Gesù") e si è sentita una voce, credo quella di Alan Friedmann, esclamare “ecco, questa è la loro malattia!”. Sì Israele, la loro malattia, l’odio antisemita è il loro virus endemico, l’Ebola che infetta le loro anime.
Comunque visto che da Piazzapulita, ad ogni puntata, esce il messaggio “non è l’islam”, possiamo stare tranquilli perché questo è un precedente importante: un domani tutti avremo diritto a un alibi se la nostra religione o il nostro paese dovessero commettere dei crimini. Faccio un esempio, nel corso del programma hanno intervistato alcuni italiani a proposito dei migranti scegliendo proprio la feccia della feccia, gente tatuata piena di svastiche sulla pancia, sulle braccia, sul collo. Io, che mi sono vergognata per le loro parole, secondo il messaggio sbandierato ai quattro venti da Piazzapulita, avrei dovuto pensare “non è l’Italia” e fregarmene. Insomma la sceneggiata dei “buoni musulmani” non è riuscita molto bene, era palese che nessuno di quei “buoni” fosse disposto a condannare l’Isis se non con qualche parola preparata, buttata là secondo accordi e il solito stupido ritornello... non è l’islam... non è l’islam...
Applausi dallo studio! Come spiega magistralmente Ugo Volli nella sua ultima cartolina http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=55558 , il male che avvelena il mondo in questi anni è islam: “ Qualunque persona normale capisce che se il più aggressivo movimento terrorista del momento si chiama Isis (e le prime due lettere significano Islamic State, che naturalmente è una traduzione, ma in arabo il senso è lo stesso: الدولة الإسلامية, al-Dawla al-Islāmiyya); se l'organizzazione ombrello del terrorismo si chiama Fratellanza Musulmana; se gli abbozzi di Stato dei terroristi pretendono il nome di Califfato (da al Khalifa, il successore, beninteso di Maometto); se sulle loro bandiere è scritta la dichiarazione di fede islamica; se vanno all'attacco, a Gaza come a Mosul come in Sudan o in Nigeria, gridando “Allah è grande”; se c'è una cintura di fuoco e di guerre tutto intorno al mondo islamico - dalla Cina al Caucaso, da Bali ai Balcani, dalla Libia allo Yemen –: be' forse il sospetto che coi più gravi problemi del mondo attuale e in particolare col terrorismo c'entri proprio l'Islam piuttosto che il sindacato dei postelegrafonici o l'associazione dei cultori del ballo liscio forse non è campato in aria. Aggiungete che in nome dell'Islam e non delle corse di cavalli o dei tuffi carpiati sono stati compiuti i più sanguinosi attentati che hanno funestato il nostro tempo: alle Twin Towers di New York, nella metropolitana di Londra e nella stazione ferroviaria di Madrid, per non parlare di quelli diretti contro le comunità ebraiche a Tolosa e a Bruxelles. E sono i capi religiosi di molte comunità islamiche, fa cui diversi in Italia, non gli arbitri di basket o le guide alpine, che la nostra pur prudentissima (in questo campo) magistratura ha dovuto incriminare come propagandisti e reclutatori del terrorismo.
Bene, lasciamo stare il signor Formigli e il suo programma di convincimento pro islam “buono” e torniamo alla Turchia, islamica, che massacra i Curdi che fuggono dalla morte dei mostri, islamici, del Califfato, islamico, del musulmano Al Baghdadi. Torniamo alla Turchia , torniamo agli occidentali che passano il tempo a manifestare e a condannare Israele. Torniamo agli ipocriti buonisti, ai boicottatori, a tutti quegli studenti delle Università americane che pestano i loro colleghi ebrei, torniamo alle molotov contro le sinagoghe in Europa, agli ebrei che scappano dalla Francia, invivibile ormai per loro, come da altri paesi dove l’islam è padrone. Torniamo a quelli che raccolgono soldi per i poveri palestinesi che se li fregano allegramente per armarsi, per abbellire ville e rendere belli pasciuti i loro conti bancari. Sì, torniamo a tutti quelli che scendono in piazza per condannare Israele qualunque cosa faccia o non faccia. Torniamo a voi, ipocriti, meschini, falsi e perfidi pacifisti che adesso tacete e non osate andare in piazza contro il massacro in atto al confine tra Siria e Turchia, torniamo a voi per dirvi una sola parola: VERGOGNATEVI.
Vergognatevi.
Deborah Fait
Auguro Hag Sukkot sameach a tutti gli amici lettori.