Salutiamo il Paese islamico più a nord d'Europa!
Commento di Deborah Fait
Malmo (Svezia), una manifestazione contro Israele (estate 2014)
Vorrei dire la mia sul paese islamico più a nord d’Europa e anche uno dei più antisemiti. Parlo della sterile, pulitissima, ordinata Svezia (personalmente metterei un “ex” davanti a tutti questi aggettivi visto che sta diventando anche un’ex nazione europea), il Paese che, oltre agli ex primati di cui sopra, ne sta guadagnando un terzo: sarà il primo paese europeo a riconoscere lo stato di palestina e lasciatemelo scrivere minuscolo visto che non esiste nè mai è esistito.
Vediamo un po’ la storia della Svezia, non occorre andare molto indietro, è presto detta, i Vikinghi (da condividere con altri paesi scandinavi), Alfred Nobel, chimico di Stoccolma, da cui deriva l’annuale premio Nobel, le bionde gigantesche che negli anni 70 scendevano in Italia per conquistare i maschietti nostrani e... non mi viene in mente altro... ahhh si, scusate, la Svezia ha anche una sua minoranza che da anni chiede l’autonomia, il Popolo Sami, altrimenti detto Lappone.
I Sami hanno una loro lingua, una loro bandiera, una loro religione, sono tradizionalmente sciamani, hanno il loro inno nazionale e chiedono di staccarsi dalla Svezia e di essere politicamente autonomi. La Svezia, la grande superba, sterile e, secondo loro stessi, liberalissima Svezia invece non ci sente da quell’orecchio, ha altri problemi di cui occuparsi, caspita, ha la “Palestina” da riconoscere in qualche parte del mondo, precisamente dove esiste Israele. La notizia la conoscete, il primo ministro socialdemocratico Carl Lofven ha annunciato che il suo paese riconoscerà lo stato di Palestina entro i confini del '67 (cioè del 1949) dando così un colpo mortale ai già moribondi colloqui tra Israele e palestinesi, praticamente Lovfen gli sta dando l’estrema unzione.
Uno che ragiona normalmente si chiede “come mai questa follia?”, poi, pian pianino, si riesce a capire l’arcano. La Svezia ha 9 milioni scarsi di abitanti di cui un milione abbondante di musulmani. Malmoe, la terza città più grande del Paese, è sotto il controllo dei musulmani, la criminalità è endemica, squadracce di islamici aggrediscono, distruggono, una scuola è rimasta senza finestre, rotte durante le vacanze estive, gli autobus sono presi a sassate e costretti a evitare i quartieri islamici, persino negli ospedali i pazienti, Figli di Allah, entrano con coltelli e pistole. Gli svedesi sono diventati i veri rifugiati, vittime dell’Islam... moderato che la fa da padrone!
Gli ebrei naturalmente sono stati i primi ad essere presi di mira e già decine di famiglie se ne sono andate. Dei 2000 ebrei svedesi sono rimasti 500 che in breve scapperanno anch’essi. La Svezia diventerà il Paese simbolo di Eurabia, schiavo dell’islam e completamente judenrein, esattamente come i territori che i palestinesi occupano in Giudea e Samaria, esattamente come a Gaza. Possiamo dire tranquillamente ormai che gli svedesi e i palestinesi sono popoli gemelli, entrambi antisemiti, entrambi senza ebrei. Eureka! Non dobbiamo quindi meravigliarci della decisione del Premier Lofven, ha fatto esattamente quello che gli si confà, ha confermato la politica antisraeliana del suo governo, ha fatto capire che, per lui e il governo che rappresenta, Israele potrebbe anche scomparire, chissenefrega. Creare uno stato terrorista, dentro i confini di Israele significa distruggere lo stato ebraico. Un Israele minuscolo e indifendibile, chiuso tra i palestinesi dell’ANP e quelli di Gaza, notoriamente simpatizzanti del Califfato nazista dell’Isis (sono appena state trovate nella parte araba di Nazareth decine di bandiere nere dello stato islamico di Al Baghdadi).
La Svezia sta andando contro la legge internazionale e contro gli accordi di Oslo con grande incoscienza, con una leggerezza criminale, ignorando i massacri tra sciiti e sunniti in Medio Oriente, ignorando l’Isis che avanza e ormai è quasi in Turchia, si occupa solo dei suoi coccoli palestinesi rischiando di creare un gran casino sia in seno all’Unione Europea che in Medio oriente. E’ di questi minuti la notizia che dal Libano Hezbollah sta sparando contro Israele, hanno già ferito due soldati di Zahal che deve rispondere al fuoco. Non sono contenti finché non ci trascinano in guerra anche su quel fronte, sono mesi che ci stuzzicano e quando Zahal attaccherà per difendersi si metteranno a urlare “genocidio!” e il mondo idiota li ascolterà e ci condannerà.
Il solito film trito e ritrito, visto e stravisto, il solito disgustoso film cui siamo abituati da decenni. La Saudi-Svezia sarà soddisfatta, sarà contento il suo Premier ma soprattutto il Ministro dell’ambiente, un certo Mehmet Kaplan... dice niente il nome? Ehhh si, è un turco/svedese noto per aver partecipato alla spedizione antisemita della Mavi Marmara nel 2010. Kaplan rifiuta l’esistenza di uno stato ebraico e durante una manifestazione propalestinese, in luglio a Stoccolma, urlava “Dopo 66 anni di occupazione, Al Quds (ndr Gerusalemme) deve essere liberata! Per me lo Stato ebraico non ha diritto di esistere”. Salutiamo lo Stato islamico svedese di Eurabia e tanti auguri! Ricordatevi però una cosa: Israele si difenderà sempre e ha i mezzi per farlo; l’Eurabia, deboluccia e meschina, no!
Deborah Fait