"In novembre la presidenza Cei andrà a Gaza. Bagnasco: in questo modo esprimeremo la nostra vicinanza ai cristiani di Terra Santa"
Così AVVENIRE di oggi, 05/10/2014, a pag.17, con il titolo " In novembre la presidenza CEI andrà a Gaza", presenta la decisione della CEI insieme alla CCEE (consiglio dlle conferenze episcopali d'Europa), che qui riprendiamo.
Un viaggio che avviene con qualche ritardo, diciamo di parecchi anni, se la Chiesa cattolica vuole vedere con i propri occhi la condizione dei cristiani a Gaza aveva avuto molte occasioni per farlo, almeno da quando Hamas si è impadronito della Striscia. Di cristiani non ce n'è quasi più nessuno, tra eliminati fisicamente o costretti alla fuga, troveranno ben poche testimonianze. Il viaggio avrebbe potuto essere più interessante se organizzato nel luglio-agosto scorso, i reverendi padre avrebbero potuto chiedere di vedere come era organizzato il terrorismo di Hamas a Gaza, causa poi di tutte quelle sofferenze che la CEI non ha il coraggio di chiamare con il loro vero nome. Pudicamente/ ipocritamente - si limita a definirle "sofferenze", - chissà, forse intendevano persino attribuirle a Israele.
Un altro suggerimento che abbiamo l'ardire di offrire agli illustri viaggiatori è fare un salto nei territori dell'Autorità palestinese e buttare un occhio alle statistiche sulla presenza dei cristiani da quelle parti. Sono cifre che tutti conoscono, note quindi anche in Vaticano, come sono conosciute quelle che riguardano i cristiani in Israele, dove invece di diminuire aumentano.
Sono i nostri consigli al vento, ci vorrebbe altro per far cambiare politica al Vaticano. Neppure un 11 settembre in salsa vaticana gli impedirebbe di trovare qualche giustificazione. Ma questa eventualità non è imminente, il viaggio a Gaza, così denso di buone intenzioni, sta a testimoniarlo.
Ecco l'articolo:
La Cei vi terrà la plenaria nel settembre 2015 a Cei e il Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa) si fanno vicini ai cristiani di Terra Santa colpiti dalla guerra. Dal 2 al 4 novembre, infatti, come ha ribadito ieri il cardinale presidente della Cei Angelo Bagnasco, la presidenza della Conferenza episcopale italiana si recherà in visita a Gaza, su invito del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, che era presente alla riunione della plenaria dell'organismo continentale e ha denunciato l'escalation del fondamentalismo di matrice religiosa. Inoltre, la prossima plenaria del Ccee si svolgerà in Terra Santa, all'inizio di settembre del 2015. A chiarire la finalità del viaggio a Gaza è stato lo stesso Bagnasco: «Esprimere in modo visibile, molto semplice e umile - ha sottolineato -, la nostra vicinanza e la nostra partecipazione al dolore e alla sofferenza di tante persone inermi, a quelle famiglie, donne, bambini e anziani che vivono dentro questa situazione drammatica che fa fatica a vedere una soluzione equa, pacifica, giusta e definitiva». »Porteremo - ha aggiunto il presidente della Cei - anche qualche gesto concreto di solidarietà e oltre a questo un messaggio a tutti i cristiani del Medio Oriente. Non si può non assistere nella preghiera e nella partecipazione al dramma di tanti cristiani che vengono di fatto estromessi dalla Terra Santa e dal Medio Oriente in generale».
Per inviare a Avvenire la propria opinione, telefonare: 02/67801, oppure cliccare sulla e-mail sottostante