|
|
||
Dan Vittorio Segre: in memoriam Ricordo di Manfred Gerstenfeld (Traduzione di Angelo Pezzana)
Forse solo al di fuori dell’ebraismo italiano – e non sempre - è possibile che ci siano personalità così variegate come Dan Vittorio Segre, mancato pochi giorni fa all’età di 92 anni. Ma questo elenco è solo una parte del suo curriculum. La sua auto-biografia rappresenta solo una piccola parte della sua vita. La prima parte, “ Memorie di un ebreo fortunato”, è stato tradotto in molte lingue. E’ scritto meravigliosamente ed è pieno di storie incredibili. Un piccolo esempio illustra l’ampiezza del suo personale percorso: nella 2° guerra mondiale gli inglesi non servivano maiale ai soldati ebrei della Brigata alla quale apparteneva Segre, per cui iniziarono uno sciopero, perché non avevano gli stessi diritti degli altri. Lo sciopero ebbe successo, a colazione ricevettero prosciutto come tutti. Tutte le volte che era da noi a cena il venerdì sera, gli altri ospiti, sia che lo conoscessero o che lo incontrassero per la prima volta, erano meravigliati e affascinati da ciò che raccontava. In qualche misura era l’incarnazione di felici coincidenze. Comunicava sorprese del tutto accidentali. In anni recenti, quando ebbe molti problemi di salute, raccontava storie sulle cure miracolose del dottor Cohen, che alleviavano le sue sofferenze. Con Segre fummo impegnati in un progetto ambizioso che però rimase tale, anche se non per colpa nostra. Entrambi avevamo contatti con i top manager delle imprese di Silvio Berlusconi. Un giorno Segre mi dice di essere stato informato da qualcuno del suo entourage che il governo italiano considerava Berlusconi troppo potente, poichè controllava tre canali televisivi, e una gran parte del sistema comunicativo. Il governo voleva togliergli un canale, adducendo come motivazione che le sue Tv trasmettevano solo intrattenimento. Dissi a segre che avremmo potuto preparare un programma di interviste con gli intellettuali più famosi nel mondo in svariati campi, da trasmettere in ore notturne sulle sue televisioni. Ne sarebbe uscito un doppio vantaggio. Con un programma così prestigioso, nessuno avrebbe più potuto accusare che le sue Tv si occupavano solo di intrattenimento. Nello stesso tempo non avrebbe avuto un danno causato dalla minore pubblicità, visto che sarebbe stato trasmesso a tarda ora. Il nostro progetto venne approvato, in attesa di incontrare Berlusconi. Ma il giorno prima dell’incontro, la polizia italiana lo mise sotto inchiesta per corruzione e il nostro incontro venne cancellato. Negli suoi ultimi anni di vita, Segre era come se non avesse problemi di salute. Si era portato nel suo nuovo appartamento di Gerusalemme un cuoco italiano eccellente, che prima aveva sprecato le sue doti alla linea di montaggio della Fiat a Torino.Sul suo terrazzo, Segre gratificava i suoi ospiti con pranzi raffinati e racconti come se avesse decenni di meno. Malgrado le esperienze, era rimasto una persona modesta. Non si sentiva un docente universitario, anche se aveva insegnato nelle università più prestigiose del mondo. Il necrologio di una persona dalla vita così affascinante e unica non può che essere parziale. Possa la sua memoria essere di benedizione. Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. Il prossimo libro di Manfred Gerstenfeld sarà The War of a Million Cuts, e analizzerà come Israele e gli ebrei vengono delegittimati e come combattere questa battaglia. |
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |