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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.10.2014 La Svezia apre le danze contro Israele: vedremo quale posizione prenderà Mogherini e l'Italia
Cronaca di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 ottobre 2014
Pagina: 15
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Stoccolma e quel 'sì' alla Palestina»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/10/2014, a pag.15, con il titolo "Stoccolma e quel 'sì' alla Palestina " la cronaca di Davide Frattini.
Poco da aggiungere, la resa della Svezia all'islam è arcinota. Aspettiamo di vedere come si comporterà Federica Mogherini, la nuova responsabile europea di politica estera. Insieme al nostro prossimo ministro degli esteri, che verrà nominato da Renzi ai primi di novembre.

Davide Frattini            Federica Mogherini      Il Primo Ministro svedese
Ecco l'articolo: 

Il riconoscimento di uno Stato senza lo Stato é come bere acqua da un miraggio», commenta l'intellettuale arabo Khaled Diab. Eppure quell'illusione di una fonte nel deserto delle trattative di pace offerta dal nuovo governo svedese ha dissetato le esigenze diplomatiche di Abu Mazen. Davanti all'Assemblea generale dell'Onu, il presidente palestinese ha proclamato/minacciato che la sorgente dei negoziati è tappata, avrebbe cercato nuovi sentieri per arrivare a una nazione autonoma: le Nazioni Unite, l'abbraccio dei Paesi occidentali. Il nuovo premier svedese Stefan Lofven annuncia in Parlamento di voler riconoscere la Palestina, nell'Unione Europea . l'hanno già fatto Malta e Cipro ma in anni lontani e diversi. Adesso Stoccolma potrebbe influire sulle scelte dell'Ue, seguita da altre capitali, spingere perché le pressioni su Benjamin Netanyahu diventino concrete: il premier israeliano ha dimostrato di non credere, commentano gli analisti, nei due Stati Il rischio dell'isolamento potrebbe fargli cambiare idea.

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante.


lettere@corriere.it

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