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L'Iran nucleare: va fermato ad ogni costo 03/10/2014

Adesso "va di moda " l'Isis, ma dove era il mondo quando voci inascoltate parlavano di una minaccia incombente e strisciante? Era tutto preso dall'innamoramento verso Obama e la sua mano tesa, che bella la pace!, e a emarginare chiunque osasse non tanto criticare, ma solo parlare di islam. Ora il Medio Oriente brucia, e gli stati arabo-musulmani più o meno riluttanti devono collaborare con gli USA; ma questa alleanza non è dettata dalla convinzione che il cafiffato sia il male in sè, ma dalla paura di vederselo in casa: ogni capo di stato sa di essere agli occhi del neo autonominato califfo un usurpatore, un apostata, che deve essere destituito. Alleanze di facciata, perché ogni stato è l'uno contro l'altro, e tutti sono consapevoli che il vero vincitore al momento è l'Iran, che sarà dominatore grazie alla sua bomba che oramai indisturbato continua a produrre. Ma nonostante tutto questo l'Occidente ha permesso a Rohani di parlare all'ONU. E' la resa del mondo libero ai peggiori tiranni.

Annalisa Rossi

L'Iran nucleare è un pericolo senza precedenti sia per Israele, sia per l'intero Medio Oriente, sia per gli equilibri mondiali.
Non dimentichiamo però due elementi che sono in grado di porre un freno all'espansionismo del regime degli ayatollah: Israele, da una parte, e dall'altra le divisioni all'interno del mondo islamico tra arabi, turchi e persiani, tra sunniti e sciiti, tra islamisti e nazionalisti. Poi ci sarà l'imprevisto, che, come con l'islam, aprirà gli occhi all'Occidente addormentato.

IC redazione


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