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Deborah Fait
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Noblesse oblige 01/10/2014
 Noblesse oblige
Commento di Deborah Fait


Netanyahu mostra all'Onu una foto in cui si vedono bambini di Gaza vicino a un arsenale di Hamas

“ Noblesse oblige”, o, per usare un’espressione ebraica, Kol HaKavod, queste sono le prime parole che mi sono venute in mente dopo aver ascoltato il discorso del Primo Ministro di Israele Benyamin Netanyahu all’ONU. Un grande leader, un grande statista, un grande Primo Ministro di fronte al quale Abu Mazen si è rivelato, una volta di più, quello che è: un terrorista, un uomo meschino, pieno di odio, che ha fatto alle Nazioni Unite un discorso vergognoso, ignobile, razzista, antisemita, un discorso che soltanto un infimo impiegatuccio del BDS, il movimento internazionale per il boicottaggio di Israele, avrebbe potuto fare.


Netanyahu sale sulla tribuna dell'Onu dopo il discorso di Abu Mazen

Abu Mazen, che tutto il mondo considera moderato, ha accusato Israele di genocidio e lui è certamente un esperto sull’argomento avendo scritto una famosa tesi in cui negava la Shoà.
Abu Mazen, che tutto il mondo considera moderato, è stato un terrorista sotto la dittatura di Arafat.
Abu Mazen, che tutto il mondo considera moderato, è stato uno degli organizzatori della strage di Monaco e il tesoriere del gruppo dell’Olp scelto per commettere il massacro degli atleti ebrei alle Olimpiadi del 1972.
Abu Mazen, che tutto il mondo considera moderato, non ha fatto altro che alimentare l’odio tra la popolazione palestinese e finanziare, con i soldi che il mondo regala all’ANP, i movimenti antisemiti nel mondo, il boicottaggio, il terrorismo contro gli ebrei.
Abu Mazen, il moderato, che incita alla violenza perché il mondo non sa, i media non scrivono, le Tv non dicono, che in Israele vi sono ogni giorno attentati, arabi che tirano sassi che a volte uccidono e sempre feriscono, arabi che all’improvviso tirano fuori i coltelli e pugnalano qualsiasi ebreo capiti loro a tiro, operai ebrei che all’improvviso cadono dalle impalcature dove lavorano insieme a colleghi arabi, non si sa come mai! Terrorismo quotidiano e micidiale fatto di un morto qui, tre feriti gravi là, incidenti d’auto strani, caterpillar, guidati da arabi, che perdono inspiegabilmente il controllo per finire sulle persone che passano per la strada.
Questo è il risultato della politica e della propaganda di odio di Abu Mazen, il moderato, quello che fa sbattere in prigione i giornalisti che osano criticare il suo regime, che intitola strade e piazze ai più efferati terroristi, che ordina di educare i bambini all’odio razziale.
Abu Mazen, alleato di Hamas, organizzazione sorella dell’Isis, della Jihad islamica, Al Qaida, Hezbollah, Fratellanza musulmana, Al Gama’a Al Islamiya, Boko Haram e decine di altre, grandi e piccole, rami dello stesso albero pieno di marciume (“Albero velenoso”... Netanyahu) con un unico obiettivo: conquistare il mondo, eliminare Israele, ammazzare gli ebrei e poi tutti gli altri infedeli.
Abu Mazen, il moderato, alleato di terroristi che, durante la guerra contro Israele, imbottivano di tritolo dei neonati che, piangendo, avrebbero attirato i soldati israeliani per poi farli esplodere tutti insieme, neonati palestinesi e soldati.
Abu Mazen, il moderato, che ha ribadito all Assemblea delle Nazioni Unite che la Palestina dovrà essere Judenrein, nemmeno un ebreo dovrà esistere sul suo territorio.
Abu Mazen, il moderato, ha iniziato il suo discorso parlando di Yasser Arafat (il più famoso terrorista della storia) di cui il presidente dell’ANP, decaduto dalla carica da molti anni ma sempre al potere da tiranno qual è, è stato allievo.
Abu Mazen ha fatto l’unico discorso adatto a lui, un discorso vergognoso, un discorso da terrorista, accusando e mentendo, l’unica differenza tra le sue parole e i vecchi discorsi del suo predecessore, è stata l’assenza delle sceneggiate che lui, impiegatuccio del terrore, è incapace di fare.
Arafat, grande imbonitore, inondava le sue parole con ogni sorta di commedie: lacrime, gesti teatrali e giuramenti di pace che usava magistralmente per imbrogliare il mondo intero.
Abu Mazen, no, lui non è un boss, non è un raiss, non è un padrino come il suo predecessore, lui è semplicemente un picciotto, feroce, crudele e mediocre che ha ampiamente spiegato cosa sarebbe uno Stato di Palestina se esistesse: uno stato di terroristi, antisemiti, tagliagole. Abu Mazen ha aperto il suo discorso parlando proprio di Yasser Arafat perchè è con lui che ha avuto inizio l’invenzione del popolo palestinese, è con Arafat che è incominciata la sua storia, prima di lui quelli che vivevano nella regione, che nel 1948 sarebbe diventata Israele, erano semplicemente arabi.

Benyamin Netanyahu, in un precedente discorso all’ONU, aveva parlato della millenaria storia del popolo ebraico e del suo diritto di vivere nella sua antica terra: “Tremila anni fa, il re Davide regnò sullo Stato ebraico nella nostra capitale eterna, Gerusalemme. Lo dico a tutti coloro che proclamano che lo Stato ebraico non ha radici nella nostra regione e che sparirà presto. Nel corso della nostra storia, il popolo ebraico ha superato tutti i tiranni che hanno cercato la nostra distruzione. E le loro ideologie sono state rifiutate dalla storia. Il popolo di Israele vive. Noi diciamo in ebraico Am Yisrael Chai, e lo Stato ebraico vivrà per sempre.”
Nel suo intervento di ieri il premier ha ribadito che questo popolo, il popolo ebraico, da 70 anni tornato nella sua antica patria, è minacciato di distruzione dal novello, mai esistito “popolo” palestinese ma che, nonostante l’odio che lo circonda, tutto Israele prega per la pace.
Netanyahu ha ricordato che, mentre in passato (anche oggi, aggiungo io) gli ebrei venivano demonizzati con l’accusa del sangue e accusati di deicidio, oggi lo Stato ebraico è demonizzato e accusato di apartheid e di genocidio. “In quale Universo morale, chiede Netanyahu all’assemblea dell’ONU, il genocidio include avvisare la popolazione civile (nemica) dei bombardamenti, assicurare che riceva tonnellate di aiuti umanitari ogni giorno nonostante le migliaia di missili che venivano sparati su Israele, o allestire un ospedale da campo per curare i loro feriti?” Già, in quale Universo “morale”?
In quello, immorale, del luogo in cui Bibi stava facendo il suo bellissimo intervento, l’Universo immorale dell’ONU che condanna Israele ad ogni sessione, che prepara commissioni internazionali per accusare Israele di genodio e di crimini contro l’umanità. Nell’Universo dell’odio che anima buona parte del mondo che non condanna Hamas e i suoi crimini, che non condanna l’OLP e i suoi crimini, che crede alla moderazione di Abu Mazen, che sta ancora santificando Arafat e il sangue da lui sparso in Europa oltre che in Israele, che boicotta Israele e nega il suo diritto a vivere. Nell’Universo in cui non si manifesta contro i movimenti genocidiali islamici ma si organizzano manifestazioni contro Israele (proprio in questi giorni in diverse città italiane alcuni hanno manifestato invocando una “Palestina libera e laica”. Libera e laica, capite l’ironia?) Nell’Universo filoterrorista che afferma che il terrorismo islamico, che impicca, lapida, taglia le teste, sgozza, minaccia di morte tutto l’Occidente, non è l’Islam! L’Universo ipocrita che finge di non capire, come ha ribadito Bibi, che “L’obiettivo immediato di Hamas è distruggere Israele. Ma Hamas ha un obiettivo più ampio, che è lo stesso dell’ISIS. ISIS e Hamas sono rami dello stesso albero velenoso. Sul piano degli obiettivi finali, Hamas è l’ISIS e l’ISIS è Hamas. La lotta di Israele contro Hamas è la lotta del mondo contro l’islamismo violento. La lotta contro l’islamismo militante è indivisibile. Ecco perché la lotta di Israele contro Hamas è anche la vostra lotta. Israele sta combattendo oggi ciò che i vostri paesi potrebbero essere costretti a combattere domani”.
Lo stesso Universo immorale rifiuta l’idea che “Hamas, Stato Islamico (ISIS), Hezbollah e altre organizzazioni militanti islamiste, condividano tutte la stessa ideologia fanatica: cercano di creare enclave di islamismo militante in continua espansione, dove non esistono libertà né tolleranza. L’ambizione dell’islamismo militante di dominare il mondo sembra una follia. Ma altrettanto folle sembrava l’ambizione globale di un’altra ideologia che ha avuto corso decenni fa: quella nazista. I nazisti credevano nella razza superiore. Gli islamisti militanti credono nella fede superiore”.
Binyamin Netanyahu ha portato all’ONU le prove delle menzogne di Abu Mazen, delle sue accuse, le stesse che parte del mondo ignorante e antisemita muove a Israele. “Cosa farebbero i vostri paesi se migliaia di razzi venissero sparati contro le vostre città? Certamente non lascereste che i terroristi sparassero impunemente i razzi contro i vostri cittadini. Israele si è difeso giustamente sia contro gli attacchi di razzi sia contro i tunnel del terrorismo”.
“Hamas ha combattuto una guerra di propaganda. Ha cinicamente usato scuole palestinesi e dell’Onu come scudi e come magazzini di armi, mentre sparava contro Israele.
“Non abbiamo mai preso deliberatamente di mira i civili a Gaza e ci rincresce per ogni vittima civile. Nessun altro paese e nessun altro esercito nella storia hanno mai fatto tanto quanto noi per evitare il più possibile di causare vittime tra la popolazione civile del nemico. I nostri soldati si attengono a standard morali più alti di ogni altro esercito al mondo: dovrebbero essere ammirati, non condannati”.
“... (Hamas) fa di tutto per colpire vite civili. Hamas mette deliberatamente i suoi razzi dove vivono e giocano i bambini palestinesi”...
"Questi sono i veri crimini di guerra commessi dagli alleati di Abu Mazen nel governo di unità nazionale palestinese da lui guidato. Israele usa i suoi missili per proteggere i propri figli, Hamas usa i suoi figli per proteggere i propri missili. Hamas ha deliberatamente piazzato i suoi razzi nel mezzo delle case e degli ospedali. E’ così che dei civili palestinesi sono rimasti tragicamente e involontariamente uccisi. Israele non prende di mira i civili”.
http://www.israele.net/netanyahu-hamas-e-isis-condividono-la-stessa-ideologia-fanatica

Il Primo Ministro di Israele ha parlato con passione, non ha risparmiato aspre critiche all’ONU: “Il Consiglio Onu per i diritti umani ha tradito la sua nobile missione di proteggere gli innocenti. Il Consiglio per i diritti umani è diventato il Consiglio per i diritti del terrorista. Persino la locuzione Consiglio Onu per i diritti umani è diventata un ossimoro”.
Infine ha accusato senza mezzi termini: “il pregiudizio contro Israele del Consiglio Onu per i diritti umani è una nuova forma di antisemitismo”. Netanyahu, dopo aver ribadito che Israele si difenderà sempre e la sua capacità di difendersi da sè, ha ricordato le parole del profeta Isaia : “Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non avrò requie”.
Per concludere: “Accendiamo la fiaccola della verità e della giustizia per salvaguardare il nostro futuro comune”. http://www.israele.net/netanyahu-hamas-e-isis-condividono-la-stessa-ideologia-fanatica
(Da: YnetNews, Jerusalem Post, 29.4.14)

Non credo servano altre parole se non ribadire ancora e ancora e ancora che Binyamin Natanyahu ha dimostrato una volta di più di essere un grande statista, un leader che, pur mordendosi le dita e senza ammetterlo nemmeno sotto tortura, tutto il mondo ci invidia.
Standing Ovation in onore del Primo Ministro di Israele, Binyamin Netanyahu.


Deborah Fait


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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