Grazie a Ugo Volli per il suo articolo - http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=55375 - sul tema. Fa piacere leggere come smaschera un ulteriore mito costruito dai media filo-islamici. Così come non esistono 'israeliti arabi', 'buddisti arabi' o 'shintoisti arabi' non esistono 'cristiani arabi'. Esistono solo cristiani che loro malgrado devono parlare la lingua araba. L''islam' - che in arabo significa 'sottomissione' (non dimentichiamocelo mai) - è uno strumento giuridico-religioso di sottomissione. E' stato inventato dai conquistatori arabi parecchi decenni dopo le prime conquiste militari di territori in cui vivevano diverse popolazioni che praticavano religioni e parlavano lingue diverse (cristiane, israelite, zoroastre ed altre); conquiste avvenute a partire dal 622 d.C. A chi volesse approfondire questo aspetto segnalo il libro di Robert Spencer: "Did Muhammad Exist?: An Inquiry into Islam's Obscure Origins". Dal punto di vista del funzionamento dell'islam è ottimo l'articolo di M. Kedar - http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=55339 - che riguardo a ISIS/IS giustamente ammonisce: "Chi è convinto che l'eliminazione dello "Stato Islamico" in Iraq e in Siria sarà la soluzione del problema, commette un errore, poiché il problema non è questa o quella organizzazione o Paese. Il problema è l'ideologia che oggi motiva un miliardo e mezzo di persone che credono che "La religione di Allah è l'islam" (Corano, cap.3 verso 19): questa ideologia non sarà eliminata con l'uccisione dei jihadisti in Siria e Iraq. Infatti l'ideologia islamica è, per come è stata concepita, e quindi per i suoi effetti sociologici, un fenomeno jihadista; a chi comprende il tedesco e volesse ulteriormente approfondire questo complesso tema da un punto di vista sociologico segnalo il testo del sociologo tedesco Manfred Kleine-Hartlage: 'Das Dschihadsystem - Wie der Islam funktioniert' (trad: Il sistema jihad: come funziona l'islam) e una breve presentazione dell'opera da parte dell'autore su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=eBCtdId15tk Cordialmente
Lettera firmata
Distinguere con chiarezza tra Isis e altre organizzazioni terroristiche altrettanto sanguinarie è un errore. Purtroppo molto spesso nella "mappa globale del jihad" compilata da giornali e telegiornali nostrani non compaiono quei gruppi terroristi che combattono Israele, come Hamas e Hezbollah. Perché? E' fin troppo facile rispondere: Israele è l'unico, piccolo Stato ebraico del mondo, circondato da un oceano di Paesi musulmani che non ne riconoscono il diritto all'esistenza e in cui l'antisemitismo è di Stato e permea ogni mezzo di comunicazione, sottoponendo le persone a un quotidiano lavaggio del cervello. Insomma, spesso dietro la distinzione rigida tra Isis e Hamas o Hezbollah risiede l'ostilità verso Israele, giungendo a sdoganare il terrorismo palestinese, facendolo passare per un atto di resistenza.