Non vedo cosa c'entri l'uccisione dei due killer palestinesi con il finale dell'articolo (bilancio guerra Gaza). La guerra a Gaza non è stata causata dal rapimento e uccisione dei ragazzi ebrei, ma dal continuo ed ininterrotto lancio di missili, che durava da mesi, anzi i lanci sono ripresi. Se mai si poteva concludere che gli assassini del ragazzo palestinese sono stati arrestati e avranno un legittimo processo; cosa che Hamas non sa neanche cosa sia. Sempre le solite tirate contro Israele. Bisogna sempre dare in qualche modo addosso a Israele, facendo notare la sproporzione delle vittime?
Annalisa Rossi
E' proprio così: quasi tutti i media italiani continuano a istituire un nesso di causalità tra il rapimento e l'uccisione a sangue freddo dei tre ragazzi ebrei e la guerra a Gaza di quest'estate. Contemporaneamente, pochi si ricordano che il lancio di missili dalla Striscia di Gaza su Israele non si è mai arrestato dalla salita al potere a Gaza di Hamas in seguito alla sanguinosa guerra civile combattuta contro Fatah e ignorata dai media nostrani. E' questo, e non il rapimento dei tre ragazzi, il vero motivo dell'intervento di Israele. Che poi siano stati uccisi in uno scontro a fuoco è semmai un danno per l'informazione. Il loro interrogatorio averebbe potuto rivelare le corresponsabilità della famiglia Qawasmeh che ne ha coperto la latitanza.
IC redazione