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Con la sua logica non esiste un popolo arabo vivente oggi ad eccezione della penisola saudita e dintorni. Pochi musulmani sarebbero arabi. Invece è la cultura lingua e forse la religione, costumi e tradizioni che definiscono l'arabo. Ci sono ragioni di convivenza perché i popoli dello stesso paese con la stessa lingua si definiscano con lo stesso termine. chiedo più onestà su quest'argomento e in generale imparzialità . Lettera firmata Risponde Ugo Volli: Gentile lettore, lei non offre nessun argomento a parte le "ragioni di convivenza" che suonano come un sarcasmo nel momento in cui gli ultimi ebrei di tutti i paesi arabi, qualche decina di persone in Yemen, Egitto, Siria, sono costretti a fuggire - e ne restano ormai pochi anche nelle comunità una volta fiorenti di Marocco e Tunisia, per non parlare di paesi musulmani non arabi come l'Iran e l'Afghanistan. Di che convivenza si tratta? E ora la stessa sorte tocca ai cristiani. Sia ebrei che cristiani erano in quei paesi prima dell'invasione musulmana. Dovrebbe provare lei a essere un po' intellettualmente onesto. Ugo Volli |
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