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La Repubblica Rassegna Stampa
24.09.2014 Agire al di fuori dell'Onu: una necessità
Commento di Enzo Cannizzaro

Testata: La Repubblica
Data: 24 settembre 2014
Pagina: 5
Autore: Enzo Cannizzaro
Titolo: «Il pericolo di agire infrangendo le regole dell'Onu»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 24/09/2014, a pag. 11, con il titolo "Il pericolo di agire infrangendo le regole dell'Onu", il commento di Enzo Cannizzaro.

L'Onu, con buona pace di Cannizzaro, è un organismo del tutto screditato, in quanto ostaggio di quei Paesi che si fondano su politiche discriminatorie e di esplicito non riconoscimento dei diritti umani a tutti i propri cittadini, a partire dai Paesi arabi. Le posizioni che l'Onu assume, dunque, non sono altro che le posizioni dei suoi membri, come ben sa Israele, di gran lunga lo Stato oggetto del maggior numero di condanne delle Nazioni Unite nonostante sia l'unico Paese pienamente democratico di tutto il Medio Oriente.
Le alternative sono due: cambiare radicalmente l'Onu per come è strutturato, oppure agire al di fuori di esso. Non c'è alternativa, se non vogliamo vincolarci alla decisione di quei Paesi che appoggiano il terrorismo e opprimono i propri cittadini.


Abu Mazen, leader di Fatah, davanti al simbolo dell'Onu

Ecco il pezzo:


Enzo Cannizzaro   Ban Ki-moon

Gli Stati Uniti non hanno chiesto l'autorizzazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Non avrebbero superato il veto di Mosca o avrebbero dovuto venire a patti con una Russia non esattamente "amichevole" all'indomani della crisi ucraina. Ma in assenza di un via libera del Consiglio, o di una esplicita richiesta di intervento da parte di Damasco, la liceità dell'azione appare discutibile. Essa non rispetta i meccanismi di sicurezza collettivi e non può dirsi appieno condotta in nome della comunità internazionale. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha salutato con favore i raid compiuti da Washington e dai suoi alleati arabi. Una dichiarazione senz'altro dettata dall'urgenza di fronteggiare il pericolo rappresentato dall'Is che non giustifica però azioni condotte al di fuori del quadro istituzionale Onu: una tendenza che sembra irresistibile ma che confina il Palazzo di Vetro ad un ruolo marginale nella gestione delle grandi crisi internazionali. Il coinvolgimento delle Nazioni Unite non risponde solo a esigenze formali. Esso ha lo scopo di stabilire un controllo multilaterale sull'uso della forza e di evitare le derive unilateraliste che hanno caratterizzato l'approccio recente alle crisi globali.

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rubrica.lettere@repubblica.it

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