Il vaticanista del Venerdì di Repubblica è un sacedote cattolico, padre Filippo Di Giacomo. Nell'ultimo numero della sua rubrica si permette di fare alcune interessanti osservazioni sulla "convegnite" del dialogo islamo-cristiano. Afferma che in vaticano si sospettava da tempo proprio che detta convegnite fosse una malattia perniciosa. Vengono portate, a sostegno della tesi le opinioni di illustri prelati,compreso Benedetto XVI. Ma la stampa italica sembra essere ben felice di sostenere detti convegni a base di lumicini, piantine di olivo e documenti tanto altisonanti quanto irreali. Il nostro vaticanista osserva poi che detta "convegnite" grazie all'ISIS sembra destinata a riacutizzarsi. Dal 9 all'11 settembre si è svolto a Washinghton un convegno teso a sollecitare appoggi ed aiuti in favore dei cristiani perseguitati in Siria ed in Iraq. La partecipazione cattolica a tale convegno, è stata di peso, afferma padre Di Giacomo. Hanno partecipato il cardinale Ferdiando Filoni, prefetto di Propaganda Fide, Leonardo Sandri prefetto delle Chiese Orientali, il patriarca maronita Bechara Rai ed altri numerosi ecclesiastici. Fonti di stampa libanesi, aggiunge però padre Di Giacomo, affermano che dietro i lodevoli intenti ci siano i soldi e gli interessi di strani personaggi. Il primo si chiama Gilbert Chagouri ed è residente in Nigeria dove cura gli affari che gli hezbollah hanno in questo paese, Attività per la quale, dicono sempre le fonti di stampa del Paese dei cedri è stato inserito nella lista dei finanziatori del terrorismo da parte delle agenzie federali statunitensi. Il secondo Jamal Daniel è una sorta di plenipotenziaziario del regime siriano. Il terzo, e forse il più inquietante si chiama James Zoghbi,. Per gli americani il suo "arab American Institute" è finanziato dall'Iran e durante la guerra civile libanese si è distinto per un'ostilità acuta contro i cristiani. Conclude padre Di Giacomo : Se sentirete parlare di "alleanza per la difesa delle minoranze" in medio oriente, sappiate che gli unici ad essere difesi saranno gli interessi siro-iraniani. Le minoranze ci metteranno solo i morti. Sembra che padre Di Giacomo abbia compreso i tranelli che sottendono questi rapporti ecumenici. Ma qual'è il peso di un vaticanista del venerdì di Repubblica a confronto dei potenti cardinali di Curia ?
Lettera firmata
Pubblichiamo la sua lettera senza averla potuta verificare, perchè i contenuti ci paiono molto inquietanti. Che dietro a molti convegni ci sia la longa manus petrolifera-terrorista è sicuro, e tutto ciò che aiuta a capire è benvenuto.
IC redazione