come al solito leggo con piacere il suo commento lucido ma allo stesso tempo passionale, alle trasmissioni televisive sempre più infarcite di bugie, inesattezze e faziosità quanto basta per indottrinare il popolo bue su tutto quanto succede in Medio Oriente. Io nel mio piccolo cerco sempre di far valere le ragioni di Israele e degli ebrei in generale, ma mi rendo conto che siamo sempre in minoranza. Secondo lei come e cosa si può fare per sbugiardare tutte quelle persone che fanno sempre passare Israele e più in generale il popolo ebraico per aggressore, usurpatore e peggio ancora per assassino? Mi fa ancora più rabbia il fatto che persone tipo Gad Lerner, Moni Ovadia e compagnia elencando, vanno contro la loro stessa ebraicità, accusando di anti-democraticità gli ebrei e Israele. Con tutta la mia più grande stima e simpatia,
R. Marelli
Gentile signor Marelli,
purtroppo le trasmissioni tv, i talk show, i telegiornali non sono cambiati negli anni. Parlare di Israele scatena reazioni inconsulte, gente tranquilla diventa di colpo isterica e perde letteralmente la capacita' di ragionare in modo equilibrato. Non succede con nessun altro paese in guerra o in pace. E' una sindrome dell'odio, una psicosi generale, una malattia dell'anima che non risparmia nemmeno alcuni ebrei nei confronti dei quali io aggiungerei anche un' altra psicosi: la paura e il desiderio di accettazione. Il coraggio non si compra e chi ne e' privo resta un vigliacco a vita. La saluto cordialmente.