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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Islamo-nazismo palestinese, da Al Husseini ad Hamas 13/09/2014

Islamo-nazismo palestinese, da Al Husseini ad Hamas
Analisi di Manfred Gerstenfeld

 (Traduzione di Angelo Pezzana)

alcuni titoli per approfondire il rapporti islam-nazismo

Al Husseini e Hitler

Durante l’occupazione nazista dell’Europa, il leader più importante degli arabi palestinesi era il Gran Muftì di Gerusalemme, Mohammed Al-Husseini, le cui idee erano simili a quelle naziste. Compilò un elenco contenente i punti in comune tra islam e nazismo, sette per la precisione, e li inviò ai membri della Divisione SS,che lui stesso aveva creato, formata da musulmani bosniaci.

Lo ricorda il ricercatore Tedesco Matthias Kuentzel nel suo libro (in edizione tedesca) il cui titolo tradotto è Jihad and Hatred of Jews: ·
Monoteismo - Leadership unica, un solo Fuehrer · Obbedienza e Disciplina · Combattere per l’Onore fino a morire in guerra · Attitudine verso la comunità: prima il bene comune poi quello personale · Promuovere la maternità, proibire l’aborto · Ebrei: l’islam e il nazional-socialismo sono uniti nella guerra contro il giudaismo · Rendere onore al lavoro e alla creatività, l’islam protegge il lavoro in tutti gli aspetti

 Durante la 2a Guerra mondiale, una volta che i tedeschi avessero conquistato la Palestina, Al-Husseini pianificò la costruzione di un campo di sterminio come Auschwitz, dotato anche di un crematorio, in vista della costruzione delle camere a gas, dove eliminare gli ebrei della Palestina e dei Paesi arabi.
Il leader degli arabi palestinesi “moderati” è stato per molti anni Ragheb bey el-Nashashibi, sindaco di Gerusalemme, che si era espresso molte volte a favore dello sterminio di massa degli ebrei. Dopo le rivolte del 1929, lo scrittore francese Albert Londres –non ebreo- chiese a El-Nashashibi perché gli arabi avevano massacrato anziani e devoti ebrei a Hebron e Safed, con i quali non avevano mai avuto problemi. Il sindaco rispose: “ In guerra ci si comporta come in guerra, non uccidi chi vuoi, uccidi chi devi. La prossima volta verranno uccisi tutti, vecchi e giovani”. Londres gli chiese allora, con sarcasmo: “ Non puoi ucciderli tutti, ce ne sono 150.000”. Nashashibi rispose tranquillo “ Oh, no, basteranno due giorni”.

Al-Husseini può essere considerato il predecessore di Hamas, le cui intenzioni genocide sono ben spiegate nel loro statuto. L’articolo 7 pone le basi ideologiche dell’omicidio di massa, quando afferma che Hamas aspira a “ realizzare la promessa di Allah, non importa quanto tempo ci vorrà. Il Profeta –Allah lo benedica e lo accolga- ha detto: “Il giorno del giudizio verrà solo quando i musulmani avranno ucciso gli ebrei, anche se si nasconderanno dietro pietre e alberi. Le pietre e gli alberi diranno oh musulmani, oh Abdullah, dietro di me c’è un ebreo, vieni e uccidilo. Solo l’albero di Gharkad.. non dirà nulla, perché è un albero degli ebrei

Chi volesse verificare le più recenti espressioni genocide di Hamas può visitare il sito web di Palestinian Media Watch (PMW). Un esempio recente di islamo-nazismo è la dichiarazione di Muhammad Deif, il capo militare di Hamas, durante la guerra a Gaza “ Oggi voi israeliani combattete contro i soldati di Dio, che amano morire per Allah come voi amate la vita, e che fanno a gara tra loro per diventare martiri come voi cercate di evitare di morire”.
PMW ha anche citato recentemente una trasmissione TV nella quale Ismail Haniyeh, leader di Hamas, già Primo Ministro palestinese, ha detto: “ noi amiamo la morte come i nostri nemici amano la vita ! noi amiamo il martirio, il modo in cui muoiono i leader di Hamas”. La stessa TV ha poi diffuso un sermone nel quale veniva ripetuto che l’ideologia di Hamas, in accordo con l’islam, sterminare gli ebrei è il destino dei musulmani. Il sito PMW diffonde molti sermoni palestinesi che incitano a uccidere israeliani e ebrei.

 Ma Hamas non è il solo ad avere il monopolio del genocidio degli ebrei. L’omicidio di massa degli ebrei fa parte, anche se in misura minore, di numerosi media palestinesi. Un esempio si può trovare nel sermone televisivo del venerdì - il canale ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese- di Ahmed Abu Halabiyah, rettore del centro di studi avanzati islamici dell’Università di Gaza – quindi un documento ufficiale, accademico e governativo che esprime la visione religiosa dell’Anp e della società palestinese. Halabiyah afferma: “ Gli ebrei sono ebrei.. non sono né moderati né vogliono la pace, sono tutti bugiardi. Devono essere sgozzati e uccisi.. gli ebrei sono come una molla, se vi avvicinate e la pestate con i vostri piedi vi colpirà, facendovi del male… è vietato provare nei vostri cuori misericordia per gli ebrei, in ogni luogo e in ogni paese, dovete combatterli ovunque vi troviate, quando li incontrate, uccideteli”.

Esempi genocidi di questo genere ce ne sono un’infinità. Molti in Europa, inclusi i partiti politici, i media e importanti leader della società civile, in genere critici verso Israele, rimangono in silenzio di fronte a questi appelli dell’islamo-nazismo palestinese. Il loro silenzio aiuta indirettamente questi predicatori dell’omicidio di massa.

 
Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta.

 Il prossimo libro di Manfred Gerstenfeld sarà The War of a Million Cuts, e analizzerà come Israele e gli ebrei vengono delegittimati e come combattere questa battaglia.


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