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Ugo Volli
Cartoline
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Abu Mazen, il dittatore 'moderato' che rifiuta uno Stato 10/09//2014

 Abu Mazen, il dittatore 'moderato' che rifiuta uno stato
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Nella Cartolina del 21/08/2014 Ugo Volli utilizza una favola per raccontare la natura di Hamas, alleato di governo di Abu Mazen (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=280&id=54932)


Abu Mazen

Cari amici,

vi propongo un esempio un po' infantile, ma non irrealistico, per capire meglio che cosa succede in questi giorni in Medio Oriente: c'è un vostro vicino di casa che dice che un pezzo del vostro appartamento in realtà gli appartiene, perché la vendita è irregolare. Ha firmato a suo tempo un accordo in cui prometteva che avrebbe concordato con voi la divisione, e nel frattempo lui teneva uno stanzino, voi un bagno e che il corridoio in mezzo era di uso comune. Ma da subito ha incominciato a farvi danni, a sporcare il vostro bagno, ad aggredire vostro figlio che passava dal corridoio, a cercare aiuto nella sua numerosa famiglia e nei suoi amici per rovinarvi. Di recente ha cercato di ammazzarvi tirandovi addosso un vaso di fiori dalla finestra dello stanzino e voi vi siete salvati solo perché previdenti avevate il testa il casco della moto. In seguito a quest'ultimo incidente un altro vicino che ha una grande casa gli ha detto: ti cedo un paio di stanze gratis, basta che smetti di dar fastidio. Avrai più di quel che vuoi, anche se un po' più in là. Ma non vogliamo bambini picchiati e tentativi di omicidio nel vicinato. Bene, sapete che cosa ha fatto il vicino? Gli ha risposto: no, non è giusto che paghi tu. Io voglio cacciare lui.

Un po' sciocco, no? Ostinato e infantile. Be', è esattamente quel che è successo con lo spettabile e “moderatissimo” dittatore buono (o se volete presidente al decimo anno di un mandato di quattro) Mahamud Abbas. Si è discusso nei giorni scorsi in segreto di un piano di pace messo a punto dal presidente egiziano Al Sissi (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/184861#.VA6VPvl_tQd), che poi è trapelato. L'Egitto avrebbe dato al'Autorità Palestinese una vasta zona nel Sinai settentrionale adiacente a Gaza, alle due condizioni di rinunciare alla richiesta di annessione e di pulizia etnica della zona C di Giudea e Samaria e al rientro dei discendenti dei rifugiati di 70 anni fa e di smilitarizzare Gaza. L'AP avrebbe tenuto il controllo delle città e delle terre abitate da arabi nelle zone A e B. Vi sarebbe stato un legame stradale fra le due zone del nuovo stato di Palestina attraverso il Sinai orientale e la Giordania. Trovate la spiegazione in italiano del piano e le mappe qui: http://www.israele.net/la-nuova-offerta-egiziana-uno-stato-palestinese-tra-gaza-e-parte-del-sinai e qui: http://ilborghesino.blogspot.it/2014/09/una-soluzione-interessante-per-il.html. La reazione non ufficiale di Israele è stata cautamente positiva. E' un'idea molto interessante, che potrebbe davvero cambiare l'incancrenita vicenda della “Palestina”. Se la proposta di Sissi fosse stata accettata, questa sarebbe stata forse un'ultima chance per resuscitare il progetto dei due stati (http://www.jpost.com/Opinion/President-Sisis-gift-374792). Ma la comunità internazionale l'ha allegramente ignorata e Abbas l'ha rifiutata, senza esitazioni né sfumature. E senza neppure il timore di offendere l'Egitto, che nella regione qualche cosa conta, e di costringerlo a smentire la notizia per non perdere la faccia (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/184903#.VA7zAvl_tQc). Evidentemente non sentiva alcuna pressione internazionale per discuterla. Anzi ha rilanciato il suo piano per la pulizia etnica della Giudea e Samaria, naturalmente appoggiato dalla Lega Araba (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/184906#.VA7zDPl_tQc). Aggiungete che va dicendo che non vuole più gli Usa come mediatori, ma l'Onu (che è un altro schiaffo in faccia a Obama, con tutto quello che ha fatto per lui, porello!) (http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Abbas-wants-UN-to-replace-US-as-leading-negotiator-in-peace-talks-aide-says-374842). Insomma Abbas vuole proseguire la guerra di Hamas con altri mezzi, quelli della diplomazia, delle organizzazioni internazionali, delle corti di giustizia. Ma sempre guerra è. Non vuole avere uno stato per i “palestinesi”, non è questa la missione storica di cui si sente investito. Vuole smontare Israele, costringerlo al suicidio (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/184874#.VA3o__l_tQc ), sconfiggerlo con le armi o con la pressione internazionale. Lo scopo non è uno stato, ma una “Palestina” Judenrein, senza un ebreo a profanarla – e se questo vi ricorda un po' Hitler non è proprio un caso. Quanto a come vivono gli arabi di quelle terre, se si autogovernino o no, questo è secondario. Come nel caso del vostro vicino di casa.

Ugo Volli

 

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90


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