Yom Tov,
In merito all'editoriale di Ezio Mauro, non sono contrario all'idea di cogliere il buono dove c'è. Mi viene da pensare al famoso articolo di Repubblica di questi giorni prontamente messo all'indice dal Manifesto e, a proposito, pensate un po' che le corrispondenze da Israele alla Radio-Televisione Svizzera Italiana, emittente di stato ma smaccatamente schierata anche sulla politica interna svizzera, non vi dico da che parte, sono affidate a Michele Giorgio.
Il risultato è che ogni volta che il radiogiornale parla di Israele mi tocca sorbire quell'energumeno, con inevitabili danni alla mia pressione, oppure spegnere la radio.
Sapete, quasi tutti abbiamo radici di sinistra, come le care amiche che scrivono da Israele sulla vostra rubrica, ed è chiaro a chi mi riferisco.
Mio padre, perseguitato, confinato da Mussolini, combatté per la resistenza a Roma, se non finì alle Fosse Ardeatine è per miracolo. Era socialista, collaborò all'Avanti, ai tempi in cui in redazione c'era un Sandro Pertini indiavolato. Mio padre morì nel 1975 e tante volte mi domando con chi si schiererebbe oggi.
Buon lavoro
Avram Chai - Zurigo
L'idea che la radio svizzera si affidi a Michele Giorgio per disinformare i propri ascoltatori è l'indice delle condizioni folli nelle quali è sprofondata l'Europa. Adesso, anche la Svizzera !
IC redazione